Mettere insieme, e poi calcolare alla fine. Bernardeschi non segna in rosso i giorni del calendario: per lui è un’occasione continua di crescita, non sta a badare ai minuti. Finora, comunque. insieme ne ha messi quasi quattrocento. E soprattutto, molti di questi sono stati esaltanti. Soprattutto quando le cose si son fatte un po’ più serie. Tipo con la Roma.
CON LA ROMA
A proposito, dice ‘Fede’ che quella “è stata una vittoria importante, un segnale che abbiamo voluto dare. Chiuso nel migliore dei modi un ciclo di partite fondamentali per noi. Il fatto di aver giocato bene negli scontri diretti fa capire come la strada seguita dalla squadra negli ultimi anni sia quella giusta, non a caso sono stati vinti sei Scudetti. Riempie d’orgoglio vedere che continuano ad arrivare i risultati dopo un intenso lavoro”.
MENTALITA’
Orgoglio, sì. Che è frutto della mentalità della Juventus: “Vista dall’esterno mi colpiva la mentalità con la quale affrontavano le partite – dice Bernardeschi a Sky –, dall’interno ti accorgi di cosa c’è dietro: lavoro costante, sacrificio, voglia di vincere e di arrivare. Credo che sia la differenza tra la Juventus e le altre squadre”.
OBIETTIVI
Una differenza in cui Federico ‘sguazza’. Ci sta bene, si diverte. Vince. “Sono sereno, mi trovo bene coi compagni. Il mister mi dice di stare tranquillo, lavorare e migliorare. Per questo motivo sono molto tranquillo. Consigli da parte di Buffon? E’ inevitabile parlare con lui della nostra città Carrara. Gigi è un esempio da seguire in tutto e per tutto, anche quando non parla. Anche lui mi dà fiducia e mi dice di stare molto tranquillo”.
Tranquillità, dunque. Ma anche tanti obiettivi: “Mi porto dietro tutta la stagione scorsa con la maglia della Fiorentina che mi ha permesso di arrivare alla Juventus. La cosa più bella è stato arrivare qui in estate e trovare tanti tifosi ad accogliermi. Nel 2018 voglio vincere ed alzare più trofei possibili”.
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