Quando una storia d’amore finisce, c’è sempre un sentimento di scoramento da parte di entrambi. C’è delusione, forse rabbia, voglia di rivalsa, di dimenticare. Ma eliminare tutti quei ricordi costruiti insieme è impossibile. E forse, dopo tutto, è meglio così: le persone possono evolversi sbagliando, oppure passando da situazioni spiacevoli dalle quali è necessario trovare insegnamenti preziosi per il futuro. Quando però si tratta di calcio, la situazione è diversa: il calcio è soldi, è voglia di giocare, voglia di vincere, voglia di essere i migliori tra i migliori. Non ci sono bandiere, solo occasioni da cogliere, senza guardare nessuno in faccia. Dura, brutale, cinica realtà.
Szczesny, Benatia e Pjanic: sono loro gli ex di turno della partita di stasera. Il primo è arrivato a Torino per raccogliere l’eredità di Buffon, e per questo ha deciso di passare la stagione ad aspettare in panchina. Il difensore marocchino ha provato il grande salto nel Bayern Monaco dopo una grande stagione con la Roma, ma non gli è andata benissimo, per questo la società bavarese ha accettato di privarsene dopo aver speso per lui 28 milioni, cifra enorme per un centrale di difesa. Per quanto riguarda Pjanic beh, il discorso è ancora più semplice: 40 milioni e la voglia di vincere più di quanto fatto nella capitale. O meglio, riuscire a vincere qualcosa.
ALL IN
Tutti e tre titolari contro la ex squadra, tutti e tre caricati a manetta nelle ore che hanno preceduto il match, tutti e tre con la voglia di fare bene per mostrare tutto ciò che l’ex si sta perdendo. Si cerca di apparire sempre al massimo della forma quando c’è da confrontarsi con l’ex di turno. Se si dovesse commentare per filo e per segno le loro prestazioni dovremmo spendere ore ed ore, quindi si può riassumere il tutto con un aggettivo solo: superlativi.
I MIGLIORI IN CAMPO
Szczesny chiude tutto ciò che gli capita e salva tutto ciò che si può salvare. Miracoloso sull’azione all’ultimo minuto di Schick (un altro pseudo ex della partita), bravo in ogni intervento a cui è chiamato. E quando la fortuna aiuta gli audaci, accade che l’unico pallone che poteva trafiggerlo conclude il suo viaggio sulla traversa per la delusione di Florenzi. Benatia riesce ad annullare Dzeko, non certo l’ultimo arrivato. Lucido e freddo in molti disimpegni, alcuni conclusi con dribbling che mettono brividi sugli spalti, ma soprattutto tremendamente cattivo quando segna il gol vittoria dopo aver colpito la traversa. Domanda: contro un’altra squadra avrebbe reagito con la stessa ferocia? Probabilmente si, ma il fattore ex ha sicuramente contribuito. Ultimo, ma non certo ultimo, Pjanic: oggi non ha sbagliato niente. Il bosniaco è padrone del campo e… non sbaglia niente. Ogni altra parola sulla sua prestazione è superflua e potrebbe addirittura sminuire la partita da lui giocata. Da aggiungere solo quella tremenda traversa che avrebbe meritato un miglior esito.
Dare un voto è sempre questione di gusti, ognuno ha la sua opinione. Di certo i tre ex romanisti vanno tra i migliori in campo, riuscendo ad essere i più decisivi con le loro azioni. Tutto per la tristezza di una ex che stasera torna a casa con il cuore spezzato. L’amore sa essere davvero bastardo certe notti.
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