Questa sera allo Stadium andrà di scena Juventus-Roma, vero big match della 18° giornata di Serie A. Il Corriere dello Sport ha presentato la delicata sfida di Torino, intervistando un tecnico che ha allenato entrambe le compagini. Chi meglio di Claudio Ranieri può spiegare l’emozione di giocare una sfida del genere? Queste le dichiarazioni dell’attuale tecnico del Nantes, quinto in classifica in Ligue 1.
Juventus-Roma, parla Claudio Ranieri
“Sarà una partita molto interessante, tattica, difficile per le due squadre. La Roma perché in casa della Juventus non è mai facile fare il risultato. In campionato ha perso soltanto quattro volte, da quando è stato costruito il nuovo stadio. E’ ritornata in piena forma come solitamente fanno in questo periodo le squadre di Allegri. Va detto però che la Roma, nelle ultime cinque partite, ha fatto undici punti, mentre la Juventus dieci. Però la Juve è la Juve, e mi sembra ricominci a sentire la sua motivazione primaria. I giocatori che hanno comprato si sono inseriti tutti bene e cominciano a mettere le loro qualità al servizio della squadra. La Roma: Di Francesco sta facendo un gran lavoro, si vede che i giocatori si muovono all’unisono. Però, per vincere il campionato, mi sembra che la Roma faccia ancora pochi gol. Ho la classifica qui davanti, ventotto gol segnati e dieci subiti. I dieci subiti vanno bene, anzi benissimo perché ha la miglior difesa, ma come gol segnati è il sesto attacco, sedici meno della Juve. Sarà una partita bella, non vedo l’ora di gustarmela”.
I punti di forza
“Quale è il reparto più forte della Juve e quello più forte della Roma? Il reparto più forte della Juve è, me lo faccia dire così, che tutti possono fare gol. È una squadra costruita con grandi campioni. E ora anche dietro cominciano a far quadrare i numeri. Mentre la forza della Roma io credo sia proprio il collettivo. Il lavoro tenace e il credere in quello che chiede Di Francesco. Oggi quella giallorossa è una squadra che sta sempre in trentacinque metri, compatta, i giocatori fanno correttamente quello che devono”.
I protagonisti
“Il giocatore bianconero che preferisco è Dybala. Mi piace, anche se adesso sta passando un momento di difficoltà. Ma è una fase di crescita che si può spiegare, nella vita di un giovane campione. Si è trovato al centro della burrasca mediatica ma sicuramente ne verrà fuori, perché è guidato da una grande società e da un grande allenatore. Se mi è mai capitato un caso come quello di Dybala? No, perché quando sono arrivato nelle grandi squadre ho sempre avuto giocatori già maturi, esperti, in grado di sopportare il peso e la responsabilità di essere al centro del ciclone. Sapevano gestirsi in tutto e per tutto. E non è facile, per ragazzi che diventano famosi e ricchi in poco tempo
E della Roma? Senza dubbio Nainggolan. Tecnica e carattere”.
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