In una settimana che poteva essere uno snodo cruciale per tutta la stagione, la Juventus ha colto un’importantissima vittoria nel derby all’ultima azione e un pareggio che è valso oro nell’inferno del Borussia Park e che ha messo un altro mattone per la qualificazione.
Prima della pausa per le Nazionali, però, i bianconeri di Max Allegri devono affrontare una trasferta che è tutto tranne che facile: domenica si va al Castellani contro l’Empoli.
PAROLA CHIAVE: CARATTERE – La vittoria nel derby e il pareggio, in dieci, contro il Borussia, hanno un comune denominatore. La Juve, infatti, ha combattuto, da squadra, con carattere, con grinta, per strappare due risultati che erano indispensabili per il cammino in entrambe le competizioni. La vittoria del derby è stata messa in risalto soprattutto per il fattore psicologico, ma in pochi hanno enfatizzato il fatto che i bianconeri abbiano recuperato 2 punti dal Napoli e ben 3 dalla Roma. La classifica è un fattore che, arrivati alle 12° giornata, bisogna assolutamente contemplare. Non siamo più a inizio campionato, ora i punti diventano pesanti.
LA CLASSIFICA NON ASPETTA – Proprio per questo, bisogna affrontare tutte le partite come se fossero una finale. Sembra una frase fatta, uno stereotipo usato da qualsiasi allenatore per cercare di dare una spinta ai propri uomini, ma in realtà non è così. Arrivati a questo punto, ogni punto perso può essere causa di rimpianto, ogni partita non vinta può far allontanare qualsiasi sogno di rimonta. I calciatori della Juventus non devono pensare allo scudetto o alla Champions, è vero, accrescerebbe solo l’ansia, ma bisogna capire che incanalare una serie di vittorie significa, quantomeno, avvicinare la testa della classifica.
In un campionato così equilibrato, vincere 3-4 partite di fila darebbe grande vantaggio, permetterebbe di recuperare punti e di non far pesare le partite perse di inizio stagione.
Quindi, cari Buffon, Evra, Bonucci e, soprattutto, Max Allegri: fate capire bene a tutti i membri della rosa che a Empoli bisogna giocare come a Madrid, poiché da ora in poi ogni partita vale una finale.
Luigi Fontana (@luigifontana24)