È sicuramente lui una delle note positive della serata: Wojciech Szczesny. Nella notte in cui la sua ex Roma passa da prima nel girone, il polacco cancella quasi definitivamente i dubbi per chi non lo vedeva ancora per il dopo Buffon. Sicurezza, prontezza, giusta quantità di riflessi e prestazione che lo consacra ad una posizione di grande fiducia, come se già non bastasse il suo già ampio curriculum.
È merito anche suo se la Juve ha concluso la partita a reti inviolate. Tante disattenzioni ed errori tecnici individuali che hanno portato Szczesny a fare gli straordinari, da spettatore non pagante quale era nei primi 40 minuti di gioco. Il primo autentico miracolo al 41′ del primo tempo su Djurdjevic a 2 metri dalla linea di porta, con il piedone del polacco a respingere il colpo di testa greco. Un lampo dell’Olympiakos in una prima frazione cha ha visto la difesa bianconera non particolarmente sollecitata. Qui sta la prontezza del vice Buffon: da spettatore non pagante a protagonista assoluto in una frazione di secondo!
Seconda frazione più complicata per la difesa bianconera, chiamata a fare gli straordinari nei primi 20 minuti dopo la pausa tè caldo. Szczesny non si smentisce e i suoi riflessi gli permettono di bloccare un paio di cross insidiosi dalla destra. Al 58′ arriva il secondo squillo: ancora l’Olympiakos con Marin, ancora a due passi dalla porta. Il capolavoro dell’ex Roma e Arsenal sta nell’uscita repentina a coprire tutto lo specchio possibile: secondo miracolo di serata, con l’azione successiva che si conclude con lo stesso portiere a interrompere l’ennesimo cross dei greci. Dove sbagliava la difesa c’è stato sempre il polacco a difendere la porta inviolata, complice anche la fortuna sul palo di Ben. Una prova che serve a dare ulteriore autostima al ragazzo, arrivato a Torino con un ruolo ben preciso e per niente semplice: provare a non far rimpiangere ai tifosi bianconeri Gigi Buffon. La strada è ancora lunga, ma le basi solide sono sotto gli occhi di tutti.
I commenti sono chiusi.