Non c’è niente di più vero di quelle lacrime

L’Italia non parteciperà al prossimo Mondiale in Russia. Gli Azzurri hanno fallito, questo è fuor di dubbio. Ma ci sono giocatori e giocatori: quelli che agiscono nell’ombra e quelli che ci mettono la faccia. A quest’ultima categoria appartiene Gigi Buffon, vero e proprio leader in campo e fuori.

L’ACCUSA

Nonostante il suo modo di essere schietto e sincero, Buffon è stato addirittura criticato da qualche collega per le sue parole post-partita con la Svezia. Le lacrime di Gigi che hanno fatto commuovere l’Italia, sono state messe sotto accusa da qualche editorialista del giornalismo italiano. “Lacrime di coccodrillo” si è letto sui giornali e si è sentito in tv. Un vero e proprio affronto per il Capitano dell’Italia.

LA DIFESA

L’accusa è di quelle pesanti: mettere in dubbio le lacrime di Buffon è un fatto molto grave, soprattutto se si pensa alla trasparenza dell’uomo, prima che del calciatore. E, allora, permetteteci di effettuare un’arringa difensiva di Gigi.
In primis, è giusto sottolineare che le lacrime di lunedì sera erano vere al 100%. Perché è vero che i calciatori pensano soprattutto al guadagno, ma Buffon è uno dei pochi che mette davanti i valori e gli ideali, e quindi crediamo fortemente alla tristezza del nostro numero 1 per il fatto di aver deluso un intero Paese. Perché si può dire di tutto a Buffon, ma non che non sia sincero. Quanti avrebbero ammesso che sul gol di Muntari non avrebbero avvisato l’arbitro anche se la palla fosse entrata? O quanti avrebbero criticato così apertamente il VAR sapendo di andare incontro alle critiche? Sicuramente avrebbero fatto buon viso a cattivo gioco, ed è proprio questo che Buffon è diverso. Dice sempre quello che pensa, ed è un bene che esistano persone come lui. Perché Buffon è l’italiano medio: quello forse un po’ ignorante (non ci nascondiamo, siamo un popolo così), ma anche tanto tanto sincero e limpido. E a noi piace così.

Simone Calabrese

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