Chiellini sicuro: “C’è delusione, ma la Juve non ne risentirà. Mese fondamentale”

Giorgio Chiellini è un Senatore di Juve e Nazionale, ed è dunque ovvio che in questo periodo stia soffrendo molto per l’eliminazione dell’Italia. D’altra parte, però, deve trovare la concentrazione per continuare la stagione con i bianconeri.

AMAREZZA ITALIA

Intervistato dal Corriere dello Sport, Chiellini è tornato sull’eliminazione dell’Italia e dallo stato d’animo dello spogliatoio. “C’è delusione, come è normale -dice Giorgio-. È ancora fresca e non ci rendiamo ancora conto di quello che è successo. Tutti quanti. Forse lo realizzeremo al 100% solo a giugno. Perché ancora sembra impossibile non essere al Mondiale”. Ma Cheillini non si strugge e basta, detta anche la strada: “Bisogna fare in modo che un punto così basso sia un punto di rinascita. L’atmosfera di San Siro è la base: un amore così incondizionato non l’ho mai vissuto. Ho ancora i brividi addosso per l’inno. Questo servirà per far crescere il nuovo gruppo verso l’Europeo 2020. E ripartire come movimento. Il sistema va azzerato? È chiaro che ora sia partita un po’ di caccia alle streghe, ma fare di tutta l’erba un fascio sarebbe un errore”.

TESTA ALLA JUVE

Chiellini è conscio che il possibile contraccolpo psicologico possa distrarre i Nazionali juventini, ma il numero 3 tranquillizza tutti: “La volontà è quella di rivalsa e dovremo stimolarci a vicenda per far sì che la delusione si trasformi in energia nei momenti meno facili. Entro Natale affrontiamo Samp, Napoli, Inter e Roma? Mi intriga arrivare davanti a tutti alla fine. È un mese importante e difficile. Ma credo che la squadra sia in crescita ed è il momento di dimostrarlo: abbiamo 22 titolari e la panchina sarà fondamentale, perché chi entra ti cambia le partite. Abbiamo ampi margini di miglioramento? Sì, ed è un piacere che sia così. Storicamente siamo un diesel, ma i punti li devi fare anche quando non sei al top: con quello che hai dentro”. E la prossima sfida importante è quella al Barcellona, e in particolare quella a Messi. Chiellini la presenta così: “Nel momento in cui vuoi anticipare le sue mosse sei morto, perché ha una velocità di lettura che non ti permette di poterlo fregare. L’unico modo è limitarlo con il lavoro di squadra. Anche il migliore al mondo, se pensa di rubargli la merenda da solo, con lui non ha speranza”.

MARIO E LA JOYA

Infine, Chiellini ha parlato di due dei più importanti top player bianconeri, Mario Mandzukic e Paulo Dybala. “Mandzukic è un Chiellini travestito da attaccante? Potrebbe fare anche il difensore centrale! -dichiara King Kong-. L’anno scorso mi ha sorpreso, dimostrando un’intelligenza calcistica che non si era vista al primo anno. Può fare tutto, perché ha tutto. È un po’ l’ago della bilancia della nostra squadra. Sorpreso del fatto che Dybala non segni in Europa da aprile, proprio contro il Barcellona? No, perché lui è un grande campione, ma gli viene sem- pre chiesto di più e fa notizia se sbaglia mezza partita. È il destino dei numeri 10, ma lui sarà sempre una risorsa per noi. Mai un problema”.

Simone Calabrese

 

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