“Non mi dimetto, ma chiedo scusa agli italiani”. Un controsenso. Un discorso che di pieghe ne mostra tantissime. Un’affermazione che dimostra confusione. Come quella vista ieri sera in campo. Le parole di Giampiero Ventura dimostrano il completo sbandamento di tutto il movimento calcistico italiano. Il Palazzo sembra mostrare troppe crepe, le fondamenta sono marce eppure c’è ancora qualcuno che cerca di rattoppare il possibile. Una situazione surreale, una vergogna tutta italiana.
Tavecchio primo colpevole
“Domani è in programma una riunione per comprendere il da farsi sul futuro del calcio italiano”. Domani mattina? Manco Carlo Tavecchio di mestiere facesse tutt’altro. Il presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio che dribbla così le domande di una nazione intera. Perché i tempi per prendere una decisione giusta sono già passati. Ed erano nell’immediato post Italia-Svezia. Quando l’attuale commissario tecnico ha preferito sgattaiolare via negli spogliatoi. facendo assumere tutte le responsabilità a Gianluigi Buffon, l’ultimo baluardo.
Un sistema malato che cerca ancora di rimanere attaccato alla poltrona. Troppe facce vecchie per un movimento che ha bisogno di volti nuovi che vogliono il bene per il calcio nostrano.
Ma cosa stiamo aspettando?
Prima Marcello Lippi, poi Cesare Prandelli hanno mostrato dignità presentando le loro dimissioni subito dopo le eliminazioni in Sud Africa e Brasile. Ma Giampiero Ventura ha fatto ancora meglio. Insensato rinnovargli il contratto fino al 2020 senza ancora qualificazione ottenuta, non solo ha lasciato l’Italia fuori da Russia 2018 ma ha perfino affermato che ci sono tante cose di cui discutere. Le decisioni vanno prese subito, con un esame di coscienza. Non dopo aver fatto a spallucce con chi su quella panchina ti ci ha messo. Perché adesso l’Italia calcistica ha una grande opportunità. Ripartire da zero. Perché peggio di così non esiste altro. Perché ascoltare i vertici del calcio parlare di “riunione domani mattina” fa comprendere quanto le priorità per questi signori sono altre.
Una vergogna tutta italiana, ma cosa stiamo aspettando per cacciarli tutti via?