Borussia M’Gladbach – Juventus 1-1 Le pagelle dei bianconeri
Buffon 8 – Quasi 38 anni e lasciare ancora a bocca aperta. Quasi 38 anni e dimostrarsi ancora, partita dopo partita, il migliore al mondo. Solo Buffon può farlo. Gli altri parlano, lui continua a regalare punti. La parata di piede con cui tiene l’1-1 è qualcosa che sfida le leggi della fisica e costringe ancora una volta tutti quanti ad un’affannosa ricerca di definizioni che non possono esistere. Semplicemente Buffon, semplicemente decisivo. Ancora una volta.
Lichtsteiner 7 – “Non è un rientro da sogno perché avrei voluto vincere”, ha dichiarato a fine partita. La frase di chi ha il bianconero dentro e quindi una voglia di vincere smisurata. Il rientro, però, per lui è da sogno davvero. Scontato, ma scrivere che ha gettato il cuore oltre l’ostacolo è d’obbligo. Doveva giocare qualche minuto, ne ha giocati 90 correndo senza sosta come ai vecchi tempi. Il treno ha ricominciato a correre.
Bonucci 6.5 – Il suo compagno di reparto non dà garanzie, il rosso a Hernanes costringe a un assedio inimmaginabile, ma lui non fa una piega. Commette un solo errore in tutta la gara, mentre per il resto è il solito gladiatore puntuale ed elegante. Qualcuno vorrebbe spaccargli il labbro con un pugno, ha detto. Forse sarebbe l’unico modo per fermarlo.
Chiellini 5 – L’unica occasione in cui Buffon non può fare il miracolo è sul gol tedesco, che è un regalo di Chiellini. Lo scivolone con cui regala il pallone all’avversario è qualcosa che in Champions League non si dovrebbe vedere mai. Insicuro, scoordinato, inguardabile. Subisce poi il contraccolpo psicologico, sbandando per i successivi 15 minuti, riprendendosi nel finale. Non basta, però, a cancellare la macchia.
Evra 6.5 – Fino al gol di Lichtsteiner il più pericoloso dei bianconeri è lui. Sugli esterni si soffre maledettamente e di conseguenza qualche errore ci scappa, ma tiene botta alla grande usando lucidità ed esperienza. In questo momento è senza dubbio uno dei bianconeri più in forma. Insostituibile.
Sturaro 5 – Male ancora una volta. Fatica a dare il suo contributo in fase offensiva ed è costantemente in ritardo quando si tratta di chiudere. In occasione del gol si perde Wendt ed è una costante di tutta al gara. Sempre in ritardo, spessissimo fuori posizione. Il giocatore dell’anno scorso sembra scomparso.
Marchisio 5.5 – Prova a dare ordine come suo solito, ma il Principino ha ancora le idee appannate. Sarà stata la lunga inattività, sarà che il regno intorno a lui non lavora come dovrebbe, ma è innegabile che faccia davvero tanta fatica. Si sacrifica tantissimo, quello sì, ma manca incredibilmente il suo apporto alla manovra.
Pogba 6.5 – Potremmo dire che è tornato, ma preferiamo andarci cauti. Ancora ‘+5’ sulla maglia, nuovo taglio di capelli, altra prodezza dopo il gol meraviglioso segnato nel derby. Stavolta veste i panni dell’assist man con un tocco che è poesia pura. A un’osservatore distratto potrebbe sembrare di essere tornati indietro di qualche anno, con l’asse Pirlo Lichtsteiner di nuovo in funzione. E non potrebbe esserci complimento migliore. C’è ancora da lavorare sulla continuità, ma la crescita è palese.
Hernanes 4 – Male, malissimo. Anzi, forse anche peggio. Il Profeta racconta solo fandonie e i tifosi bianconeri cominciano a stancarsi di ascoltarle. Rischia il rosso dopo pochi minuti, ne rimedia un altro sciocco a inizio ripresa, condannando la squadra a un’inferiorità numerica logorante. In mezzo non combina praticamente niente di buono. Gioca tra le linee, ma ha la consistenza di un fantasma. Dovrebbe accendere la luce, ma soffia su tutte le fiammelle accese dai compagni. Inguardabile.
Dybala 5.5 – Ci prova, si impegna, ma fa fatica. Sembra si impegni ma sbatta sempre contro un muro più grande di lui. Ci mette la sua qualità, ma non sempre basta e compie alcune scelte discutibili. Da lui ci si aspetta sempre qualcosina in più, anche se ancora una volta l’apporto nullo del trequartista alle sue spalle non aiuta di certo.
Morata 6 – La differenza tra lui e Dybala la fa forse solo l’esperienza, oggi. Si vede che è più abituato del compagno a queste partita, così prova a caricarsi l’attacco sulle spalle, con risultati, va detto, non proprio esaltanti. Combatte, fa salire la squadra e si sacrifica. Forse avrebbe anche l’asso nella manica, ma Allegri lo toglie per difendersi.
Cuadrado 6 – Entra e il piano tattico va in frantumi. Finisce col fare la punta, che si traduce nel rincorrere palloni impossibili con la consapevolezza che sarà uno scatto vano. Si impegna, e decisamente non può fare di più.
Barzagli e Lemina sv
Allegri 5.5 – Alla fine rinuncia alla fama e all’estetica chiudendosi con un catenaccio vecchio stile. Scelta discutibile, ma che dà i frutti sperati: portare a casa un punto e avvicinare la qualificazione. Decisamente peggiori, invece, le scelte iniziali. Il modulo lascia troppo spazio agli avversari sulle fasce, rinunciare a Cuadrado sembra follia e si rivela appunto deleterio e la scelta di Hernanes e Sturaro (riesumato per l’occasione) ha fatto storcere, a ragione, più di qualche naso.
Edoardo Siddi (@Edosiddi)