La Lazio vive sicuramente uno stato di grazia. La squadra biancoceleste allenata da Simone Inzaghi continua ad essere protagonista, l’ultima vittoria schiacciante contro il Sassuolo ne è la riprova. Tra i migliori in questo avvio di stagione c’è sicuramente uno dei leader del club capitolino: Marco Parolo. Il centrocampista ex Cesena e Parma ha parlato nella conferenza stampa in quel di Coverciano parlando di Nazionale e proprio della Lazio, prossima avversaria della Juventus, già sconfitta nella finale di Supercoppa Italiana ad inizio stagione.
Parolo, il Mondiale è un obbligo
“Il Mondiale dev’essere un obbligo, la nostra volontà è di andarci, ci teniamo tutti in maniera esagerata. Sarebbe una catastrofe. L’Italia è sempre l’Italia, dobbiamo avere voglia per trascinarci”
Lazio, l’obbiettivo comune
“Lo Scudetto è un’utopia, siamo solo alle prime basi ma i risultati ci stanno dando ragione. Stiamo costuendo qualcosa di importante, qui in Nazionale gioco diversamente che con la Lazio. Ci sono tanti centrocampisti, singolarmente siamo diversi l’uno dall’altro. Se c’è la possibilità di inserirsi non è che mi dispiaccia. Per la Lazio non è forse quella più forte, il primo anno erano già tutti pronti, c’erano malizia e furbizia con Klose, Mauri e Candreva, gestendo la partita. Qui abbiamo molti che possono essere grandissimi campioni, potenzialmente è più forte. Vogliamo dare fastidio a tutti, l’obiettivo Europa è il primo, il quarto posto… ci stiamo facendo la bocca, buona, speriamo di continuare così. Ora ci sono gli altri due mini cicli che faranno vedere di che pasta siamo fatti”.