Grinta e carattere hanno contraddistinto la trasferta della Juventus a Marassi. I bianconeri, come un rewind dello scontro dello scorso anno, sono andati sotto per 2-0 dopo 7 minuti. La squadra di Max Allegri è riuscita a ribaltarla, nonostante un errore arbitrale che avrebbe potuto spezzarle le gambe. Errore condizionato…dal Var! Sì, perché è proprio il supporto tecnologico che, consultato in modo sbagliato da parte del direttore di gara Luca Banti, ha portato all’assegnazione di un calcio di rigore per il Genoa. Come vedremo, però, l’assegnazione del penalty è ingiusta. Vediamo tutti gli episodi, come di consueto.
6′ – BANTI CONCEDE UN RIGORE…MA È FUORIGIOCO
Con la Juventus sotto 1-0, Banti non ravvisa fallo per un contatto in area tra Rugani e Galabinov. Dopo le proteste dei giocatori rossoblu, l’arbitro va a consultare il monitor del VAR e assegna un penalty che sembra giusto. Il piede del difensore juventino, infatti, entra in collisione con l’attaccante bulgaro senza mai toccare il pallone. Dopo pochi minuti, però, un’immagine svela la realtà: al momento del tocco del compagno, Galabinov era in fuorigioco. Un errore madornale da parte di Banti che avrebbe dovuto controllare tutta l’azione e che, invece, si è fatto prendere alla sprovvista. Sbagliare un offside consultando anche la moviola è, di certo, uno sbaglio che non può essere perdonato. L’azione era da fermare e bisognava fischiare calcio di punizione per la Juventus.
45′ – RIGORE GIUSTO PER LA JUVENTUS
È ancora il VAR a intervenire, sullo scadere del primo tempo. Il tiro di Mandzukic viene, infatti, ribattuto da Lazovic e va in calcio d’angolo. Nessuno si accorge di nulla tranne l’arbitro deputato al Video Assistant Referee. A questo punto, dalle immagini, è tutto più chiaro: il difensore del Genoa colpisce il pallone con il braccio largo. La distanza è minima, ma in questi casi conta poco, poiché il pallone è diretto verso la porta. L’arbitro non considera l’azione come chiara occasione da gol e ammonisce soltanto il serbo: decisione discutibile ma non un errore madornale. Il Var Review, mostrato in diretta da Premium Sport, mostra la genuinità della decisione di Banti.
48′ – NIENTE RIGORE SU BERTOLACCI
Al 3′ della ripresa, ancora una protesta. Stavolta è Bertolacci a cadere in area, ma Banti, ad ampi gesti, fa capire che non c’è nulla. È probabile che ci sia stato anche un check da parte dell’arbitro della VAR, Fabbri, che abbia confermato la scelta dell’arbitro. In questo caso appare giusta la decisione del direttore di gara: il contatto è veramente minimo e il centrocampista ex Milan si lascia cadere.
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULL’ARBITRO
È difficile giudicare, in generale, la prestazione dell’arbitro quando entra in gioco il VAR. Lo è ancor di più se commette un errore così clamoroso come quello effettuato da Banti. Nei primi 45′, il direttore di gara non avrebbe ravvisato due azioni in area di rigore, le quali erano chiaramente da penalty. Aiutato dal VAR, però, riesce comunque a sbagliare non valutando in toto l’azione. Siamo all’inizio e ci sono tantissime attenuanti, ma oggi ci sentiamo di considerare la prova di Banti insufficiente, perché la moviola in campo è arrivata con il chiaro scopo di ridurre gli sbagli arbitrali. Ma deve essere utilizzata bene.