È stata una prima di campionato storica. Non per il risultato: un 3-0 casalingo per la Juventus contro il Cagliari è normale amministrazioni per gli esacampioni d’Italia in carica. La storia è stata scritta, invece, dalla moviola in campo. Il VAR, infatti, è stato utilizzato per la prima volta dal direttore di gara Fabio Maresca della sezione di Napoli ed è stato assegnato un calcio di rigore al Cagliari grazie al Video Assistant Referee. Andiamo nello specifico e analizziamo tutti gli episodi da moviola del match.
12′ – REGOLARE IL GOL DI MANDZUKIC
È regolare il primo gol della Juventus. Sul cross di Lichtsteiner, infatti, Mandzukic è in linea con l’ultimo difensore e gira a rete con il piattone. Segnatura perfettamente regolare.
21′ – NON C’È RIGORE PER IL MANI DI CHIELLINI
In un’azione d’attacco del Cagliari, nel cercare di liberare, Chiellini tocca il pallone prima con il piede e poi con il braccio. Non è altro che una carambola, un tocco del tutto involontario, che da regolamento non deve essere sanzionato. Fa bene, dunque, Maresca, a non concedere rigore per il Cagliari.
36′ – RIGORE CONCESSO AL CAGLIARI GRAZIE AL VAR
La storia si scrive al minuto 36. Cop cade in area dopo un contatto con Alex Sandro, l’azione continua e si ferma dopo poco perché la palla finisce in calcio d’angolo. A questo punto Maresca si ferma qualche secondo e decide – forse coadiuvato dai due arbitri addetti al VAR – di consultare il video. Decide di assegnare il calcio di rigore e la scelta è giusta: Alex Sandro, infatti, colpisce da dietro Cop, senza mai toccare il pallone. Un intervento sanzionabile di penalty. Buona, dunque, la prima decisione della tecnologia.
46′ – REGOLARE IL RADDOPPIO DI DYBALA
Sul raddoppio di Paulo Dybala, il Cagliari protesta sia per la posizione dell’argentino che per un presunto tocco di mano. I replay evidenziano che la posizione è regolare e che il controllo avviene con il petto (c’è spazio tra quest’ultima parte del corpo e il braccio largo). Non interviene il VAR, pertanto il gol viene giustamente convalidato.
POCO ATTENTA LA GESTIONE DEI CARTELLINI
Durante l’arco del match, Maresca non è molto attento alla gestione dei cartellini. Nei primi minuti, risparmia Barella, reo di essere intervenuto ruvidamente per due volte nell’arco di qualche secondo. Nel secondo tempo, invece, risparmia dal provvedimento due volte Cigarini e una volta Farias. Eccessivo, invece, il giallo per proteste a Lichtsteiner, soprattutto per il metro di giudizio che aveva adottato fino a quel momento.
GIUDIZIO COMPLESSIVO SULL’ARBITRAGGIO
La gestione della gara da parte di Maresca è stata ovviamente aiutata dal VAR: senza il rigore al Cagliari sarebbe stata insufficiente, pertanto la tecnologia lo ha aiutato a evitare un errore che sarebbe stato condizionante. D’altro canto, però, il fischietto di Napoli ha bisogno di modificare il suo atteggiamento e di condurre la gara in modo migliore, uniformando magari il suo metro di giudizio.