Forse non è stata un’estate facile per i tifosi bianconeri. E no. Dopo la scoppola subita a Cardiff, era difficile rialzarsi. “Quasi quasi non la seguiamo più quest’anno. Il richiamo, però, è troppo forte. E poi tutto è continuato in un turbinio di emozioni contrastanti ma dannatamente intense. Ciao Dani, le tue parole hanno ferito e non poco, ma mai quanto il comportamento di Leonardo. Bandiera per molti, è passato dal lato oscuro. Gli arrivi, però, hanno scatenato entusiasmi: Douglas Costa su tutti, Bernardeschi, anche Matuidi. Non solo, però, anche scetticismo: perché De Sciglio? Non era ciò di cui c’era bisogno. Di solito, poi, la Supercoppa aiuta, ma quest’anno no. Una sconfitta che proprio non è andata giù: no, non va bene così. Bisogna correre ai ripari.”
RIPARTIRE
Dopo il tifoso-pensiero, però, arriva quella che è la insindacabile e oggettiva verità. Sabato si riparte. La Juventus gioca la prima partita dell’anno in casa, la prima dell’Allianz Stadium, contro il Cagliari. C’è voglia di lasciarsi scivolare addosso critiche, malumori, scorie del 3 giugno e tanto altro. C’è la motivazione dei nuovi, la consapevolezza dei vecchi, l’ultima stagione di Buffon, la prima con la ’10’ per Dybala. C’è praticamente tutto. Ma anche se non ci fosse, i tifosi della Juventus starebbero incollati con gli occhi sul pallone, chi davanti alla TV e chi allo stadio, per seguire appassionatamente e senza nessun tipo di garanzia la nuova stagione. Dopo Cardiff, dopo un’estate rovente, dopo la Supercoppa, calciatori, società, tifosi e addetti ai lavori ripartono insieme per un’altra grande cavalcata. Calcio d’inizio all’Allianz Stadium sabato alle ore 18.