Buffon parla da Capitano vero: “Ultimo anno mi elettrizza. La Juve ha scelto Szczęsny, il migliore. Bernardeschi da Juve”. E torna a parlare di Bonucci

Potrebbe essere l’ultimo. Eh già, potrebbe essere l’ultimo anno di Gigi Buffon da giocatore e Capitano della Juventus. Ormai arrivato alla soglia dei 40 anni, sembra proprio che il portierone abbia deciso di dire ‘basta’ al calcio giocato. Ma questa stagione è ancora da giocare e vivere, e siamo pronti ad aspettarci grandi cose proprio da Gigi.

ELETTRIZZANTE

Buffon ha parlato in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, toccando praticamente tutti i temi di questo inizio stagione. Ma la domanda più importante al quale ha dato risposta è quella sul suo futuro: “Sì, quest’anno potrebbe essere l’ultima chiamata ed è molto elettrizzante. Cerco di prendere l’aspetto speciale della cosa, come in tutte le esperienze. Quando vai in un posto e pensi che sia l’ultima volta ne apprezzi di più la bellezza e desideri cristallizzare emozioni che ti porterai dentro per sempre. Sarà speciale come stagione, ma voglio renderla ancora più formidabile con prestazioni all’altezza del mio nome, che possano aiutare la Juve a ribadire le belle annate da cui veniamo”.

SOGNO, NON OSSESSIONE

Ultimo anno per Buffon. Ultimo anno, dunque, per cercare l‘assalto alla Champions che, a dire del numero 1, non è un’ossessione, bensì solo un grande sogno: “La Champions è sempre stata ed è tutt’ora un pungolo per migliorare e assaporare determinate emozioni, come confrontarmi con determinati giocatori su certi palcoscenici. Ma non mi trasmette ansia e non è un’ossessione. Non ha mai avuto un’accezione negativa per me e non la avrà ora”. Poi, Gigi torna anche sulla notte di Cardiff e sulle voci che hanno cercato di screditare l’ambiente bianconero: “Ciò che si è detto m’interessa poco, non abbiamo perso per fantomatiche liti ma perché abbiamo trovato una squadra superiore”.

SERIE A

Non solo Champions, però. La Juve, infatti, vuole entrare ancora più nella leggenda riuscendo a vincere il settimo Scudetto consecutivo. E, anche in questo caso, Buffon non si pone limiti: “Attendo con trepidazione un campionato più equilibrato, dove si rivedranno i valori di squadre che hanno passato stagioni di decadenza. Renderà più godibile la A per gli sportivi, anche se l’anno scorso sia il Napoli sia la Roma hanno dato battaglia: rispetto al passato non abbiamo creato il vuoto”.

BONNY MANCA

La Juve sta cercando di migliorarsi sul mercato, anche se ha perso un pezzo da novanta come Leonardo Bonucci. Buffon spiega i motivi dell’addio del difensore, ma ci tiene a sottolineare come, almeno professionalmente, la Juve è già pronta a sostituirlo: “Leo sentiva dentro il bisogno di una nuova sfida e il Milan lo ha intrigato. Ci siamo messaggiati, quello che ci siamo detti resta tra di noi. Gli vorrò sempre bene, con lui c’era un’empatia molto forte, è cresciuto tanto in questi 7 anni, come calciatore e come temperamento. Lui ha fatto bene alla Juve e noi come gruppo abbiamo fatto bene a lui. Non cambierei questo gruppo di difensori con nessuno al mondo. Lo dico con convinzione, perché per l’esperienza che ho posso dire che i nostri sono i migliori sulla piazza. Non lo dico per perorare una causa di gruppo ma perché lo penso. Sei anni fa dissi che il nostro terzetto era il migliore d’Europa, uno dei migliori, per come è assemblato, in cui ho giocato. Tutti si misero a ridere, ma in un anno o due è andata esattamente come dicevo”.

BERNA DA PROTEGGERE

Come detto, la Juventus sta comunque facendo un gran mercato. Ultimo arrivo è stato Federico Bernardeschi, sul quale Buffon spende solo belle parole. E si espone anche sul discorso maglia numero 10: “Federico è stata una grande operazione societaria, è un talento puro. Ragazzo giovane con margini di miglioramento tecnici e fisici enormi, ha un’umiltà e una voglia di apprendere e una cattiveria che ho visto in pochi ragazzi. All’inizio trarrà più beneficio lui dalla Juve, nel lungo termine diventerà un giocatore di riferimento per i tifosi e per la squadra. La dieci però è una maglia importante, pesante, vanno fatte tante valutazioni per cercare di non rallentare la crescita di un grande talento”.

PAULO RESTA

Buffon parla anche di uno dei talenti più puri del roster bianconero, la Joya Paulo Dybala. Il 21, infatti, potrebbe finire nel domino che si sta definendo in caso di addio di Neymar al Barcellona. Gigi, comunque, non dà molto peso al mercato: “Inutile stare dietro alle voci. Nessuno finché chiude il mercato è sicuro di restare. Però le dichiarazioni della società e di Dybala hanno un peso. Servirà alla Juve per arrivare dove non siamo ancora arrivati”.

CHE PORTIERI!

Infine, Buffon pensa anche al futuro della porta bianconera. Futuro che, a suo parere, la Juve ha già in casa: “Abbiamo un bel gruppo di portieri, metto dentro anche Del Favero e Pinsoglio. Siamo collaudati e abbiamo tutti voglia di migliorarci e di apprendere, io per primo. Vedendoli in allenamento so di poter carpire qualcosa da loro. Szczesny l’anno scorso è stato il miglior portiere del campionato, la Juventus ha fatto un’operazione giustissima perché avrà un lungo futuro in bianconero. Spero di poterlo aiutare”.

Buffon si gioca l’ultimo anno da giocatore. Dovrà dare tutto per rendere la sua carriera ancora più leggendaria.

Simone Calabrese

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