La Juventus cala l’asso. Nella Torino bianconera sbarca infatti Federico Bernardeschi. Il suo è uno di quei talenti purissimi: sinistro fatato, grande dribbling e velocità sulla fascia. Sacrificio perché nel corso della sua carriera l’italiano ha ricoperto più ruoli. Una gavetta che ha temprato il suo carattere, che ha limato i suoi difetti fino a farlo diventare il giocatore sulla quale la Vecchia Signora ha puntato 40 milioni di euro.
Come un asso, Bernardeschi può ricoprire più ruoli
Più della sua agilità nel saltare l’uomo. Più del creare superiorità numerica. Forse la principale caratteristica del Brunelleschi, così soprannominato a Firenze è proprio la sua duttilità. Bernardeschi può infatti ricoprire ogni posizione offensiva. Un’arma in più per Massimiliano Allegri che quando deciderà di schierare Federico farà letteralmente ammattire gli avversari. Potrà essere il primo ricambio di Paulo Dybala, alternarsi a Cuadrado sulla destra ed all’occorrenza macinare metri anche sulla corsia mancina. Una varietà di giocate che il ragazzo si è guadagnato nel tempo. Da trequartista puro ai tempi della Primavera Viola, fino a diventare esterno in un centrocampo a 5 sotto la guida di Paulo Sousa. Ne ha ricoperti di ruoli Federico, ma quello che più gli si addice resta il suo originario. Fantasista puro, pronto ad inventare per i compagni e magari indossare quella maglia numero 10 così pesante ma allo stesso così piena di storia, classe e fascino.
Le stimmate del Campione, tutti i numeri del Brunelleschi
Che Bernardeschi fosse un predestinato lo si è capito sin da subito. Quando approda nella Fiorentina fa comprendere subito a tutto l’ambiente del club toscano che può diventare un vero e proprio trascinatore. E lo dimostra subito al Viareggio realizzando 4 gol in altrettante presenze. Lo dimostra in Primavera marcando 17 volte il tabellino in 22 apparizioni. Lo dimostrerà anche in Calabria quando con la maglia del Crotone trascinerà il club fino ai Play Off. Da predestinato dimostrerà di possedere le stimmate del Campione nelle successive stagioni in prima squadra. Basta poco infatti per diventare titolare inamovibile e consacrarsi nell’ultima stagione: 16 gol complessivi e 5 assist.
L’ora della verità
Adesso però arriva il momento più importante per Bernardeschi. Dimostrare di valere l’investimento della Juventus. Dimostrare di poter essere uno dei tanti campioni in una squadra che vince da sei anni consecutivi. Dimostrare dunque di essere non un solista ma l’ennesimo arco nella freccia di Max Allegri. Semplicemente al Brunelleschi bianconero si chiede di farci sognare. E magari dimostrare che un certo numero sulle spalle può reggerlo alla grande!