Trezeguet: “Calciopoli? Rimanere o andare via, dovevo qualcosa alla Juve”

Intervista Trezeguet. David Trezeguet, o meglio Re David. Un calciatore che ha onorato fino all’ultimo giorno la Vecchia Signora, scendendo in B e riportandola dove merita di stare. L’attaccante franco-argentino si è raccontato ai microfoni di Premium Sport.

INTERVISTA TREZEGUET

Calciopoli? Ogni giocatore doveva scegliere il suo destino. Restare o andare via. Rimanere voleva dire disputare un campionato di Serie B con 16 punti di penalizzazione. In quel momento sentii di dover dare qualcosa alla Juventus. Siamo rimasti per dare un aiuto e per iniziare una nuova storia”.

Nonostante la militanza nel campionato cadetto, Trezeguet è rimasto entusiasta di quella stagione: “Emotivamente, comunque, quel campionato è stato bello. Ovunque andavamo era una festa e c’erano molti ragazzi del settore giovanile. Abbiamo vinto e siamo tornati subito dove deve stare la Juve, in Serie A”.

Poi qualche parola su Marcello Lippi: “La stagione 2001-2002 è stata la più bella per diversi motivi. Dopo la partenza di Inzaghi, Lippi mi aveva scelto per far coppia con Del Piero. Con Lippi ho avuto un rapporto molto bello. Ricordo che ad inizio anno mi disse che se avessi fatto più di 30 gol avrei dovuto fargli un regalo, se no me l’avrebbe fatto lui. Feci 35 gol complessivi. È stata una stagione bellissima, abbiamo vinto lo Scudetto, dopo anni, all’ultima giornata, in quel famoso 5 maggio. In più io sono riuscito a vincere la classifica marcatori e per me quella è stata una sensazione unica. Ho vinto altri campionati con la Juve ma il primo è quello che più mi ricordo”.

Michele Ranieri

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