Le voci di una cessione di Wayne Rooney si rincorrono da questa estate; dopo l’arrivo di Ibrahimović e Mourinho, la definitiva consacrazione di un talento purissimo come quello di Rashford, e il lento, ma inesorabile calo del capitano dei Red Devils, dopo una carriera tutta di corsa e sacrificio, il suo spazio all’interno del Manchester United si è ristretto sempre di più. Nelle 64 partite stagionali dello United, Rooney ha preso parte dell’incontro 39 volte in tutto, 25 da titolare. Troppo poco per uno che ha fatto la storia del calcio, sia a Manchester che nella nazionale inglese.
Nella pagina ufficiale Facebook del Manchester United, il 10 maggio era stata pubblicata la foto della nuova divisa away; nella foto compaiono i big, tra cui l’ex Juve Pogba e, ovviamente, il capitano Rooney. Nella giornata del 13 giugno invece, viene proposta una foto pressoché identica, ma senza il buon Wayne: apriti cielo! I commenti si sono sbizzarriti: c’è chi parla di litigi, di vergogna, di altri giocatori assenti nella foto (tra cui ad esempio De Gea, altro uomo mercato). Due giorni in cui il club si è fatto discutere aspramente, salvo poi lasciare la foto copertina al nuovo arrivato Lindelöf.
L’idea più affascinante è quella del ritorno a Liverpool, sponda Everton, dove si fece conoscere nel 2003/04 conquistando Alex Ferguson e l’Inghilterra in pochi mesi a suon di gol. Ma per il momento, tutto tace nel Regno Unito, solo voci di corridoio che non confermano niente. Wayne Rooney vuole i mondiali 2018, e sa che un altro anno ai margini non può permetterselo: a differenza di tanti anni fa, la competizione in attacco della nazionale inglese è vasta. Il suo ultimo mondiale vuole giocarselo da protagonista, sperando che l’Inghilterra non incappi nei soliti flop a cui ci ha abituato.