Sembrava quasi già scritto, questo finale. Dopo una settimana in cui il nome di Paulo Dybala, insieme a quello di Max Allegri, è stato presente ogni giorno sulle prime pagine dei giornali, la partita della Juventus contro l’Atalanta non poteva che essere decisa dall’attaccante argentino. Un gol, un assist ed un rigore procurato: in una giornata in cui la Juve era chiamata ad un’importante risposta che potesse dare inizio all’impegnativa rimonta, Dybala ha offerto una prestazione praticamente perfetta, risultando senza dubbio l’uomo partita. Insomma, una vera Joya per gli occhi che ha deliziato il pubblico dello Stadium.
La partita di Dybala, in un certo senso, è iniziata una settimana fa: prima una panchina contro l’Inter a San Siro, poi un’altra contro il Borussia M’Gladbach in Champions League. Doppia panchina vista come una doppia bocciatura da gran parte della stampa, che si è schierata a favore di Dybala e pesantemente contro Allegri. Cosa che, secondo il tecnico, non ha aiutato l’argentino: in conferenza stampa Allegri ha chiesto chiaramente a tutti di lasciare Dybala in pace e allo stesso attaccante ha domandato di giocare serenamente, senza pressione e a modo suo.
Alla fine, infatti, è stato proprio così: contro l’Atalanta Dybala ha giocato in modo tranquillo facendo il bello e il cattivo tempo contro i difensori nerazzurri che sono andati in grossa difficoltà: bravissimo nell’uno contro uno, ma è stato capace di fare un gran lavoro a tutto campo. Infine, l’argentino è stato tremendamente decisivo: prima ha trovato un gran gol, poi è riuscito a servire l’assist perfetto a Mandzukic e infine ha conquistato un rigore ubriacando. Tranquillo, decisivo e di classe: la crescita di Paulo Dybala è solo all’inizio.
Alessandro Bazzanella