Riecco l’Italia, riecco la Juventus. La più vincente d’Italia contro la più vincente in Europa. 35 scudetti contro 11 Champions League. Higuain contro Benzema, Cristiano Ronaldo contro Dybala. Due modi diversi di intendere il calcio, due allenatori diversi ma tremendamente efficaci, due modi differenti di intendere il calcio. Juventus-Real Madrid sarà una sfida dai molteplici contenuti, caratterizzata da intrecci dal sapore romantico, da record e tabù da sfatare. Il Real vuole sfidare la legge dei grandi numeri, i bianconeri vogliono tornare a vincere dopo tanto, troppo tempo.
L’eterno scontro tra Italia e Spagna
Juventus-Real Madrid sarà l’ottava finale tra una squadra spagnola e una italiana. Questo dato non è casuale. I team iberici e italiani, infatti, sono quelli che hanno disputato più finali di Coppa Campioni. In questa speciale classifica, l’Italia batte la Spagna 26 a 24. Ora, se si pensa che vi sono stati tre atti finali con derby iberico e un con derby nostrano, significa che su 62 edizioni della Coppa dalle grandi orecchie, in 46 edizioni vi è stata una squadra delle due nazioni nell’atto conclusivo della manifestazioni. Tornando agli scontri tra le due nazioni, la Spagna conduce per 5 successi a 2. I trionfi delle “Furie rosse” sono griffati tutti da Real e Barcellona contro quattro avversarie diverse. I blancos hanno battuto Fiorentina (1957), Milan (1958) e Juventus (1998). I blaugrana hanno stesso Sampdoria (1992) e Juventus (2015). I trionfi italiani, invece, portano la firma dell’Inter (contro il Real nel 1964) e del Milan (contro il Barcellona nel 1994).
Real Madrid, la più “galactica” di sempre
Il Real Madrid è la squadra che ha disputato più finali di Coppa Campioni: ben 14, con 11 successi. Curiosità vuole che, nei tre derby iberici, i blancos siano stati sempre presenti e sempre vincenti. È successo contro il Valencia nel 2000 (successo per 3-0) e contro l’Atletico Madrid nel 2014 (vittoria 4-1 dopo i supplementari) e nel 2016 (trionfo ai rigori). Va detto che contro i “cugini” i campioni d’Europa in carica sono stati costretti all’appendice di supplementari e rigori. Nelle altre 12 sfide, è accaduto solo contro il Milan, nel 1958, che la sfida si protraesse oltre i tempi regolamentari. Allora decise Gento nell’extratime. Il Real Madrid non perde una finale di Champions League dal 27 maggio 1981, quando, al Parco dei Principi, venne sconfitto dal Liverpool per 1-0, grazie ad un gol di Alan Kennedy. Quella rimane anche l’unica delle 14 finali giocate, in cui i blancos non hanno segnato. Nelle restanti sfide, infatti, hanno messo a segno un bottino complessivo di 31 gol nei regolamentari e 4 nei supplementari, per un totale di 35 marcature, ovvero, 2.69 a match. Il Real, infine, ha incontrato quattro volte un’italiana in finale (questa sarà la quinta). Nel 1957 sconfisse 2-0 la Fiorentina al Santiago Bernabeu (prima volta di una finalista che giocava in casa), l’anno dopo, come già ricordato, il Milan a Bruxelles. Nel 1964, all’Hernst Happel Stadion di Vienna, l’Inter riuscì a vincere sollevando la sua prima coppa Campioni grazie alla doppietta di Mazzola e al gol di Milani. Infine, nel 1998, contro la Juventus, arrivò il successo siglato Mijatovic. In definitiva, in quattro sfide contro le italiane, il Real ha trionfato tre volte, segnando sempre almeno un gol.
Juventus maledetta, ma la cabala…
La Juventus contro il Real Madrid disputerà la sua nona finale di Coppa Campioni. Ad oggi, ne ha perse 6. Nella storia della manifestazione, nessuna ha fatto peggio. A quota 5 ko troviamo il Bayern e il Benfica. I tedeschi, però hanno anche cinque successi. I portoghesi “maledetti” dalla famosa previsione di Bela Guttman sono fermi anche loro a due.
Nelle 8 finali fin qui dispute, i bianconeri hanno perso tre volte per 1-0 (contro l’Ajax nel 1973, l’Amburgo nel 1983 e il Real nel 1998), due per 3-1 (contro il Borussia Dortmund nel 1997 e contro il Barcellona nel 2015) ed una ai rigori (contro il Milan nel 2003). Se si contano anche le due finali vinte, contro Liverpool e Ajax, i gol segnati dai bianconeri sono appena 4 in 8 match con 10 al passivo. Curiosità vuole che i bianconeri abbiano vinto i loro due titoli contro i detentori. È successo con il Liverpool nel 1985 (l’anno prima all’Olimpio di Roma, aveva sconfitto i giallorossi) e con l’Ajax nel 1996 (vittoria sul Milan a Vienna per 1-0). Guarda caso quei due successi sono arrivati a distanza di 11 anni l’uno dall’altro. Ora, dall’ultimo trionfo ne sono passati ventidue. Sembra un’eternità per una squadra abituata a vincere in Italia e a ben rappresentarla in Europa. E nonostante la “maledizione” bianconera, la cabala e la legge dei grandi numeri possono sorridere agli uomini di Massimiliano Allegri. Che arrivano alla finale forti di una difesa pressoché imbattibile, perforata solo in 3 occasioni in tutta la Champions, una volta dal non certo imbattibile Monaco e le altre due durante la fase a gironi. Un pacchetto pressoché perfetto, che sfida un’autentica macchina da gol. Acume tattico contro esuberanza, collettivo contro individualità. Juventus-Real Madrid sarà la sfida che probabilmente deciderà anche la sfida di una leggenda come Buffon, reduce da una stagione straordinaria, che potrebbe anche essere l’ultima da giocatore in caso di trionfo. L’eventuale terza Champions dei bianconeri è quotata 2.70, poco più della dodicesima del Real Madrid, ma anche nei pronostici regna l’equilibrio. Decisamente interessante anche la quota del segno 1 accompagnata da una doppia segnatura, che varrebbe per gli scommettitori un moltiplicatore di 5,75. Interessante anche il 5.50 del successo bianconero con handicap e il 3.30 del vantaggio di Higuain e compagni dopo i primi 45’. Numeri perfetti, capaci di sfidare una maledizione, capaci di alimentare un sogno che ha le sembianze di una coppa dalle grandi orecchie.