De Sciglio – Juve, nuove voci di mercato. Come accade in ogni finestra di mercato si torna ad accostare il nome di Mattia De Sciglio alla Juventus, anche se questa volta la storia sembrerebbe avere delle basi differenti: allo stato dei fatti qualcosa fra il giocatore e il Milan pare essersi definitivamente rotto, e il rinnovo con la società di Li Yonghong, che fino a qualche tempo fa veniva dato per scontato, ora sembra lontano dal potersi concludere.
Un trasferimento, quello alla corte di Allegri, che potrebbe avere il sapore della rivincita e della definitiva consacrazione per un giocatore che in molti hanno sempre accostato, per la tranquillità che lascia trasparire dentro e fuori dal campo, a quel signore che fino a qualche anno fa portava il numero 3 dietro la sua casacca rossonera.
Un percorso sfortunato
A Vinovo il classe ’92, quindi, ritroverebbe l’allenatore che, nel 2011, nel momento migliore del Milan campione d’Italia, lo fece esordire mettendolo sotto i riflettori della critica calcistica che già lo etichettava come promettentissimo crack della Nazionale. E proprio il tecnico toscano dovrà essere in grado di mettere il terzino dal volto fanciullesco nelle condizioni di credere nuovamente nei suoi (ottimi) mezzi tecnici.
Sì, perché vuoi per mancanza di maturità, vuoi per il periodo decisamente negativo che il Milan vive da qualche anno a questa parte, l’ex enfant prodige, sfornato direttamente dalle giovani trafile rossonere, ha faticato a trovare una condizione fisica e mentale che gli permettesse di esprimere tutte le sue qualità con convinzione e continuità. L’alternanza di prestazioni eccellenti, condite da splendidi assist e precise chiusure difensive, e di prove scadenti (con l’aggiunta di una serie di brutti infortuni), hanno spinto molti degli allenatori che si sono alternati sulla panchina del Milan negli ultimi cinque anni a non puntare sulle sue doti, relegandolo in panchina per mesi interi.
Solo Montella, in questa stagione, forse per necessità, forse per effettiva fiducia nel 25enne, lo ha schierato titolare 23 volte – più due da subentrato – ottenendo prove di buonissima qualità, che sono andate peggiorando nel periodo in cui la squadra in toto faticava a trovare la propria dimensione ideale.
Come verrebbe impiegato?
De Sciglio nasce come terzino sinistro, molto abile nella progressione e con ottima abilità di cross con entrambi i piedi. Proprio per il suo essere praticamente ambidestro spesso è stato schierato come terzino destro, sia a livello di club che nelle sue apparizioni in Nazionale. Conte prima e Ventura poi lo hanno addirittura impiegato come centrale difensivo nello schieramento a tre (la bellezza di 11 volte su 31 presenze complessive con la compagine azzurra).
Alla corte di Massimiliano Allegri arriverebbe – per una cifra vicina ai 12 milioni di euro, visto il contratto in scadenza nel 2018 – per ricoprire il suo ruolo naturale, per riuscire a dare al tecnico livornese un sostituto di qualità in quella posizione del campo, evitandogli di ricorrere ad eccessive strategie di adattamento, che comunque hanno portato i loro buoni frutti.
Non si tratterebbe, quindi, solo di sedersi in panchina e guardare Alex Sandro giocare, ma si tratterebbe di entrare a far parte di un meccanismo che consentirebbe alla squadra di avere un organico in grado di porla nuovamente come principale competitor per la vittoria della Champions, attraverso, chiaramente, il normale cursus honorum che tutti coloro i quali sono arrivati a Torino hanno dovuto affrontare prima di entrare in pianta stabile nelle gerarchie del mister. Arrivare alla Juventus ed esordire per mano del tecnico che lo ha lanciato nel calcio che conta, peraltro, costituirebbe la perfetta chiusura di un cerchio apertosi nel 2011 e che al Milan non accenna a voler trovare una sua quadratura.
Vincenzo Marotta