Alessio Tacchinardi, ex centrocampista della Juventus e attuale opinionista televisivo per le reti Mediaset, ha parlato della prossima finale di Champions League, in programma a Cardiff il 3 giugno, tra Juve e Real Madrid. Un eventi che l’ha fatto tornare indietro nel tempo, precisamente alle due finali perse contro Real Madrid nel 1998 e contro il Milan 2003. Le sue parole a Libero: “Mi sembra che la Juve stia chiudendo un cerchio e completando la rinascita dopo dieci anni di Serie A. Arriva al momento giusto nel posto giusto, con grandi campioni che sanno cosa serve per vincere. Lo ha dimostrato la sconfitta con la Roma: questo gruppo non può mai staccare la spina. Col Barça, due anni fa, nessun credeva di potersi giocare la coppa e si respirava un’atmosfera da gita premio. La Juve può vincere solo se cancella tutto quello che ha fatto in questa stagione e negli ultimi anni. Zidane allenatore? Non me lo aspettavo, sapevo che è un ragazzo intelligente, ha capito come gestire un gruppo del genere, è entrato nella loro testa e li ha fatti correre”.
LE FINALI PERSE
“Credo nel destino sportivo. Penso alla squalifica di Nedved del 2003 mentre il Milan arrivò a Manchester a colpi di fortuna. Nel 97/98 Del Piero ebbe un problema all’adduttore nella settimana dalla finale, tenemmo la notizia segreta ma giocò al 40% e loro (il Real) non alzavano la coppa da 32 anni, noi invece avevamo già vinto molto. Fu una partita orribile, segnarono in fuorigioco e noi sbagliammo due occasioni. Come si fa a non dire che le partite sono già scritte? Non so cosa diranno le stelle su questo Juve-Real ma mi auguro che per i tifosi bianconeri la sofferenza sia destinata a finire. Se lo meritano”.