Morata a Cardiff in cerca di rivincite: contro Allegri e la BBC

Morata e la Juventus, nuovamente a stretto contatto. Il calciatore spagnolo non ha mai nascosto di temere un possibile incrocio, in Champions, contro i bianconeri. Probabilmente, il giovane attaccante, è stato l’unico dei blancos a tirare un sospiro di sollievo quando il sorteggio ha accoppiato il suo Real Madrid al Bayern Monaco prima, all’Atletico Madrid poi. Tuttavia, il destino ha voluto che il 3 giugno a Cardiff Morata ritrovi sul suo cammino gli ex compagni bianconeri e anche Max Allegri.

TERZA FINALE IN QUATTRO ANNI

Come riportato dal Corriere della Sera, per Morata la Juventus ha rappresentato una sorta di “Università del calcio”, in cui crescere a livello tecnico e tattico, e maturare anche a livello caratteriale. Dopo i due anni trascorsi alla Juventus, Morata sperava di ottenere finalmente una maglia da titolare al Real Madrid. Tuttavia, il calciatore si è ritrovato chiuso, ancora, da elementi di assoluto valore e non è riuscito ad imporsi come sperava in principio. Quella di Cardiff per Alvaro Morata sarà addirittura la terza finale di Champions in 4 anni: a testimonianza delle indiscutibili qualità del giovane attaccante che, inoltre, è sceso in campo in due delle tre finali disputate. Segnando a Berlino con la maglia della Juventus, contro il Barcellona.

Tuttavia, per Morata la via del gol non è mai stata un problema, quanto invece lo è stato la continuità, di minutaggio e rendimento. E questo lo sa benissimo anche la Juve e Max Allegri.

RIVINCITA CONTRO LA BBC

 Morata sembra doversi accontentare di un primato non proprio consolatorio, ovvero, quello di “migliore riserva del mondo”. E’ innegabile, dunque, che il ritorno in Spagna non sia andato secondo i piani e le speranze del giovane attaccante, che sognava di imporsi nell’undici titolare del Real Madrid. Ciò non toglie che negli avanzi di tempo Morata sia spietato: ha segnato 20 gol in 1871 minuti, alla media di 1 ogni 94’. Meglio di Cristiano (1 ogni 101) e di Higuain (1 ogni 134’).

Forse, proprio in virtù di questi numeri e dell’esasperazione raggiunta nel corso degli ultimi mesi, Morata ha perso la tranquillità e la calma necessarie in questa fase della stagione. Il mancato saluto a Zidane, una volta sostituito, in una delle rare occasioni in cui ha giocato da titolare, è prova tangibile del momento cupo attraversato dall’attaccante madrileno. Morata, quindi, si guarda intorno. E gli estimatori non mancano. A partire dal Chelsea di Antonio Conte, che più volte lo ha cercato, ma alla fine solo sfiorato.

Intanto, Alvaro Morata incrocerà il 3 giugno a Cardiff i suoi ex compagni della Juventus. Compagni a cui è rimasto particolarmente legato, alla luce dei due indimenticabili anni trascorsi in bianconero. L’obiettivo è quello di prendersi diverse rivincite: in primis contro il tecnico Max Allegri, “colpevole” di non aver mai creduto veramente e pienamente in lui e nelle sue qualità. Poi, contro la BBC che lo ha annullato all’Europeo.

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