Juventus-Lazio 2-0, LE PAGELLE dei biancocelesti: Lulic da incubo, sugli scudi Strakosha

Dopo aver letto le pagelle dei calciatori bianconeri, diamo un’occhiata a quelle degli uomini di Simone Inzaghi.

IL MIGLIORE

Strakosha, 7: Apre con due respinte in bello stile su Higuain e Dybala, per poi esaltarsi sul tocco ravvicinato del Pipita. Nel finale del secondo tempo, nega ancora la gioia del gol al centravanti bianconero, vincendo la personalissima sfida nella sfida. ESALTATO

IL PEGGIORE

Lulic, 4.5: Siamo pressoché certi dei sogni (o meglio, degli incubi) che il bosniaco farà stanotte. Sul traversone di Alex Sandro si perde colpevolmente Dani Alves (che insacca), per poi farsi ubriacare spesso e volentieri dalle finte e dai numeri dell’ex Barcellona. Questa sera, il “Lulic 71” che tanto fece godere i tifosi biancocelesti nel 2013 non si è mai visto. TAFAZZI

GLI ALTRI

Bastos, 5: Sulla destra, lui e Basta soffrono terribilmente le scorribande di Alex Sandro e Mandzukic. Il roccioso difensore ex Rostov non riesce a contenerli e Inzaghi lo richiama anzitempo in panchina. SCHIACCIATO

(dal 53′ Felipe Anderson, 6.5: entra lui e la Lazio comincia ad attaccare con maggiore pericolosità: non può essere un caso. Impegna Neto con un gran destro da fuori, per poi mettere paura alla difesa bianconera con buoni spunti sulla destra. Col senno di poi è più facile, ma sarebbe potuto essere utile sin dall’inizio. FRIZZANTE)

De Vrij, 6: L’ultimo a mollare della difesa, come sempre, fermando gli attacchi di Dybala (splendida l’estirada al minuto 31) e compagni con la consueta precisione. Unica pecca, il blocco di cui è stato vittima in occasione del raddoppio juventino: avrebbe potuto fare di più. Anche lui, a fine gara, si deve arrendere a qualche fastidio fisico. BALUARDO

(dal 69′ Luis Alberto, 6: Anche lui viene inserito per tentare l’ultimo assalto, visto il buon momento di forma. Si rende pericoloso con una bella conclusione che Neto, però, blocca abbastanza agevolmente. LIMITATO

Wallace, 5.5: Entra in difficoltà meno spesso del compagno Bastos, ma comunque non ricorderà la partita come una delle migliori della sua carriera. Difficile arginare Dybala e Alves, così come i movimenti di Higuain su tutto il fronte d’attacco. RIMANDATO

 

Basta, 5: Leggasi Bastos: Alex Sandro e Mandzukic gli fanno vedere i sorci verdi. L’ex Udinese, però, ci mette del suo, sprecando un favorevole contropiede (brutto passaggio per Immobile) e cercando troppo spesso la conclusione, anche da posizione difficile. Risultato? Palla in curva, praticamente sempre. FARRAGINOSO

Parolo, sv: esce dal campo dopo soli 20 minuti, per poi arrendersi ad un problema al ginocchio. STOICO (MA NON TROPPO)

(dal 20′ Radu, 5.5: Buttato nella mischia per via dell’infortunio di Parolo, il rumeno non disputa una grande gara. Errori in fase di impostazione, chiusure non precise e – nel complesso – fatica nel bloccare i tentativi avversari. FREDDO

Biglia, 6: Il metronomo argentino tocca più palloni di tutti in mezzo al campo, ma non sempre si disimpegna bene, anche per via di scorretti movimenti dei suoi compagni di squadra che lo rendono nervoso. Come al solito, cerca di mettere ordine: la partita, però, si dimostra proibitiva sin da subito, nonché poco nelle sue corde. SFIDUCIATO

Milinkovic-Savic, 6: Soprattutto all’inizio, giganteggia in mezzo al campo. Manda in porta Keita con un pregevole esterno destro, prende di testa quasi tutti i rinvii del suo portieri e mette spesso e volentieri i compagni in condizioni di giocare facilmente il pallone con tocchi sempre intelligenti. Col tempo, però, si intristisce anche lui, scomparendo gradualmente dalla partita. GIGANTE BUONO

 

Keita, 6: È sin da subito uno dei più propositivi, colpendo un palo in avvio di gara e tenendo costantemente impegnata la BBC bianconera. Meglio lui del compagno di reparto Immobile, anche se si rivela spesso impreciso in fase di conclusione. INCOMPLETO

Immobile, 5: Male il centravanti napoletano, stretto nella morsa dei difensori bianconeri. Prova raramente la conclusione a rete e, quando va vicino al gol, tocca di mano, trovando la respinta di Neto. Finisce nell’occhio del ciclone per un brutto fallo di frustrazione nel corso del primo tempo. STERILE

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