Svelata dopo la bella partita del Calderon l’avversaria della Juventus nella finale del 3 giugno, a Cardiff: come nelle previsioni è il Real Madrid a prevalere sull’Atletico, ma che paura! Sotto di due gol dopo neanche venti minuti, i galacticos vedono i fantasmi di un’onta e di rimonta che avrebbe del clamoroso. Ancora sconfitto Simeone: in Europa l’Atletico non riesce a battere il Real, e la vittoria per 2-1, vista l’andata, equivale ad una partita persa. In Plaza de Cibeles si festeggia, aspettando il Galles.
Il primo tempo si apre con la furia colchoneros: l’Atletico attacca con carattere e rabbia, il Real cerca di contenere, anche se è davvero difficile. Due azioni da gol, in entrambe servono i riflessi di Oblak e Navas, poi arriva il colpo di testa di Saúl Ñíguez, di cattiveria a trafiggere il portiere. L’Atletico non si ferma, non può farlo, e continua con la sua furia: due minuti dopo il primo gol trova un rigore per fallo (ingenuo) di Varane su Torres. Griezmann la spara centrale, Keylor Navas la devia, ma non abbastanza da evitare la seconda rete. Il Real è sotto di due reti, ed è solo il 15′ minuto. La furia colchoneros si allenta, i blancos provano a controllare il gioco e mandare via la paura: un quarto d’ora terribile per Zidane e i suoi. Simeone predica calma, i suoi giocatori sono fuoco vivo, il Real cerca il pragmatismo. Poi arriva la tranquillità blancos: Benzema riesce a saltare tre uomini sulla linea di fondo, mette in mezzo per Kroos che calcia, Oblak para ottimamente ma nulla può sulla ribattuta di Isco a due passi dalla riga.
Alla ripresa il Real amministra con esperienza; sanno che l’obiettivo adesso è quello di spegnere l’entusiasmo. Hanno già avuto un inizio disastroso, non possono subirne un altro. Simeone prova a buttare tutte le frecce a disposizione, ad attaccare a testa basta. L’azione più grossa arriva al 66′: un tiro di Carrasco trova un ottimo Keylor Navas a respingere, ma è prodigioso sul colpo di testa a seguire di Gameiro, riuscendo ad alzarsi e a smanacciare in angolo con grande istinto e velocità. L’Atletico continua ad attaccare, trema solo ad un gol annullato a Cristiano Ronaldo (non la sua miglior prova oggi). Isco e Modrić fanno la partita quasi perfetta, Kroos non sbaglia quasi niente, la difesa dei galacticos non sbaglia quasi niente. Quasi, infatti. Perché la perfezione non esiste: lo sa il Real, lo sa la Juventus.