Disarmante, potente, emozionante: quanto sei bella Juventus!

Disarmante. Emozionante. Potente. Sono forse questi i tre aggettivi che rispecchiano al meglio la Juventus che ieri sera si è imposta allo Stadium contro il Monaco. La squadra di Massimiliano Allegri si regala la finale di Champions League, la seconda negli ultimi tre anni. Risultati straordinari che certificano quello che è il lavoro, l’organizzazione e la programmazione di una società tra le prime in Europa. Un risultato che però rispetto a due stagioni fa, arriva non tra lo stupore generale bensì con la consapevolezza di chi a Cardiff ci è arrivato grazie ad una campagna europea straordinaria. Di chi a Cardiff quella maledetta coppa dalle grandi orecchie adesso può veramente iniziare a bramarla con tutte le proprie forze.

Vecchia Signora disarmante

Non è facile disinnescare il tridente più forte al mondo. MessiNeymarSuarez rimangono a secco quando incontrano il muro bianconero. BonucciChiellini nei quarti, Barzagli in semifinale. Tutti i volti più cattivi di una Juventus che fa della fase difensiva la prerogativa per costruire il più grande successo degli ultimi anni. Una Vecchia Signora disarmante nei confronti dei propri avversari. Perché quando si riesce ad aggirare il muro della BBC ci si trova di fronte il giovane vecchio Gianluigi Buffon che all’età di 39 anni chiude ancora lo specchio della porta: da IniestaGermain, passando per MbappéSuarez. L’epilogo è sempre il medesimo. La legge è uguale per tutti. Da lì non si passa. E dovrà essere così anche per Cristiano RonaldoGriezmann che sia.

Potenza allo stato puro

La Juventus vince con due firme prestigiosissime. La prima trasformazione arriva grazie all’uomo che ha dato una svolta alla stagione bianconera: Mario Mandzukic. Massimiliano Allegri trasforma l’ex bomber di Bayern Monaco in esterno alto a sinistra. La caratteristica principale del croato è sempre stata lo spirito di sacrificio, la garra, la voglia di correre dietro ad ogni singolo pallone come se fosse l’ultimo giocabile. Mandzukic è il primo ad attaccare la profondità per trovare la sponda ideale per i compagni. Mandzukic è il primo a ripiegare in fase difensiva quando la Juventus si abbassa, trovandosi spesse volte alle spalle anche di Alex Sandro. La seconda rete è un vero e proprio eurogol. Un destro al volo dalla potenza inaudita che batte l’incolpevole Subasic. L’autore di questo capolavoro è l’artista Dani Alves. Il brasiliano è ritornato quello dei tempi del Barcellona, tra i migliori sul globo nel suo ruolo. L’ex Siviglia interpreta al meglio anche la posizione di vice Cuadrado, risultando uno degli uomini più decisivi per la Vecchia Signora in questa Champions League! La chiave dei trionfi è vedere il croato giocare anche da terzino e il brasiliano da ala pura. Due giocatori che fanno dell’esperienza e della fame di vittorie i loro stimoli per continuare a vincere e stupire tutti. Non è un caso che tra Mandzukic e Dani Alves si siano vinte quattro Champions!

Juventus, che emozione allo Stadium

L’avversario non ha il blasone del Real Madrid eliminato nella semifinale del 2015, ma ieri lo Juventus Stadium è diventato una vera e propria bolgia. Una qualificazione all’ultimo atto della massima competizione europea messa quasi mai in discussione con il Monaco. Eppure al triplice fischio finale, lo stadio inizia a diventare teatro di qualcosa di emozionante. La Vecchia Signora torna a splendere anche in Europa. Lo fa vincendo e convincendo. Dopo un percorso tortuoso, pieno di ostacoli che adesso vedrà nel Liberty City la cornice ideale per continuare a sognare. In Galles forse proprio contro quel Real Madrid che sconfisse Madama con la rete di Mijatovic che grida ancora vendetta. Forse dopo 21 anni è il momento giusto per prendersi la più bella delle rivincite contro le merengues.

 

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