Dopo 33 successi consecutivi allo Juventus Stadium i bianconeri si fermano nella stracittadina contro il Torino. Prestazione non da Juve, non all’altezza di un Derby che potrebbe certificare la vittoria del sesto scudetto consecutivo. Allegri decide di relegare in panchina tra Pjanic e Higuain tra gli altri. È l’occasione per Rincon di farsi valere in mediana. È l’occasione per Sturaro dopo tanto tempo dall’ultima gara da titolare. Mandzukic torna a fare il centravanti, Cuadrado torna dal primo minuto dopo la panchina al Louis II.
Cuadrado, poca concentrazione
La gara del colombiano non rispecchia quello che è il suo vero valore. L’ex Chelsea prova in tutti i modi a innescarsi come al suo solito ma l’esperto Molinaro riesce a tenere botta abbastanza agevolmente. Juan non riesce a creare superiorità numerica, ad essere decisivo nell’uno contro uno. L’asse di destra bianconero non è per niente efficace anche la prestazione di Stephan Lichtsteiner non risulta affatto essere sufficiente. Anche nel momento di maggior pressione della Vecchia Signora, Cuadrado non risulta essere imprevedibile come suo solito ma incappa in errori grossolani non da lui.
Cuadrado, è il momento decisivo
Da chi l’anno scorso allo Stadium decise il Derby all’ultimo secondo ci si aspettava tutt’altra gara. Di certo quella del colombiano non è stata l’unica prestazione sotto tono. Sintomo che forse la testa è altrove, già proiettata alla semifinale di ritorno contro il Monaco. Gara nel quale la presenza di Cuadrado non appare poi così scontata. L’ex Fiorentina nell’ultimo mese non ha di certo brillato e con un Dani Alves così in forma non sarebbe eresia preferire il brasiliano. Nel momento topico della stagione Madama ha bisogno della sua freccia più pericolosa. Nel momento topico della stagione la Juventus ha bisogno del migliore Juan Guillermo Cuadrado.