Una partita tostissima. La migliore avversaria che poteva affrontare la Juventus prima di una gara fondamentale come quella contro il Monaco. I bianconeri si presentano a Bergamo sfidando la vera rivelazione di questa stagione. L’Atalanta di Gasperini per qualità, quantità e continuità di risultati è il test ideale per gli uomini di Massimiliano Allegri. Il tecnico bianconero anche in vista del derby capitolino sceglie gli undici titolari. L’obiettivo della Vecchia Signora è di chiudere il discorso Scudetto.
Il ritorno di Dani Alves
Dopo un avvio di stagione complicato, dopo l’infortunio importante rimediato contro il Genoa il brasiliano Dani Alves è finalmente ritornato ai suoi livelli. Il laterale è giunto a Torino per fare la differenza, dare ulteriore esperienza e consapevolezza ad un gruppo che punta sempre a migliorarsi. Dopo qualche mese di ambientamento l’ex Barcellona è diventato uno degli uomini insostituibili per Madama relegando in panchina un senatore come Stephan Lichtsteiner. Una forma fisica che migliora minuto dopo minuto, una leadership che aumenta vertiginosamente nello spogliatoio bianconero, prestazioni che crescono gara dopo gara. Il suo ritorno avviene in una di quelle notti che Dani preferisce, quelle con la colonna sonora della Champions League. Contro il Porto la gara non si sblocca: Max Allegri getta nella mischia Pjaca e il verdeoro. L’incoscienza del giovane croato e l’esperienza di chi quella coppa dalle grandi orecchie l’ha vinta ben tre volte. Saranno loro due i marcatori della serata, coloro che porteranno alla qualificazione ai quarti.
Il meglio deve ancora venire
La performance contro gli orobici inizia nel suo ruolo congeniale. Alves riesce a contenere senza grossi problemi le incursioni sulla corsia mancina di Kurtic e Spinazzola. Nonostante la gara del suo compagno di fascia Juan Cuadrado non sia all’altezza della sua fama, Dani gioca bene la prima frazione di gioco, cercando palla e provando ad impostare l’azione fin dalla difesa. Nella ripresa Allegri ha l’intuizione giusta: out Cuadrado, spazio a Lichtsteiner. Con questo cambio è proprio Dani Alves a portarsi in avanti, alle spalle di Higuain insieme a Dybala e Mandzukic. La classe cristallina gli consente di non sfigurare anche da ala destra. La Juve avanza e mette in forte difficoltà l’Atalanta che nel frattempo arretra il suo baricentro. Poi Pjanic con la coda dell’occhio vede l’inserimento repentino: il lancio preciso, lo stacco di testa vincente di Dani Alves. La Juventus si porta sul vantaggio, il brasiliano mostra i muscoli. Il suo gol malgrado il pareggio finale di Freuler resta fondamentale per raggiungere lo Scudetto. Una crescita costante che sembrava aver raggiunto il suo apice con la doppia gara con il Barça dove Alves annulla il suo connazionale Neymar. Invece dopo notti come queste, si ha la sensazione che il meglio deve ancora venire…