Archiviata la “drammatica” sosta per le Nazionali che ha privato Massimiliano Allegri di Pjaca, Buffon e compagni tornano a vestire la casacca bianconera. La prossima settimana, precedente a quella dell’attesissimo quarto di finale con il Barcellona, mette di fronte alla Vecchia Signora una doppia sfida in quel di Napoli. Partite dal sapore speciale, quasi superfluo dirlo, per Gonzalo Higuaín, ma occasione perfetta per testare le capacità di una Juve giunta ormai alle partite con la P maiuscola.
DETTAMI DI GIOCO
I due match in Campania capitano a pennello qualche giorno prima della sfida ai catalani. Evitando di cadere in goffe comparazioni tra Napoli e Barcellona, va comunque detto che alcune similitudini, tattiche in particolar modo, accomunano le due squadre. Partendo, innanzitutto, dal modulo di gioco. Quel granitico 4-3-3 che caratterizza, nonostante qualche ibrido adottato da Luis Enrique nelle ultime apparizioni, entrambi i club. Due terzini di spinta, due mezzali abili nel gestire il pallone e capaci di inserimenti letali e un mediano a protezione della difesa abituato a smistare rapidamente il pallone. E poi davanti: tre attaccanti bravi nel farsi trovare tra le linee e maestri nei tagli alle spalle della linea difensiva. Gioco a due tocchi e verticalizzazioni improvvise e letali sono le armi delle squadre di Maurizio Sarri e Luis Enrique.
AMBIENTE INFUOCATO
Il San Paolo, carico per la partita attesa 9 mesi, e il Camp Nou, capace di mettere terribilmente in soggezione qualunque squadra (chiedasi al Psg). Tifosi scatenati che trascineranno le rispettive squadre per tutta la durata del match; la squadra dovrà, con personalità e giocate, affievolire la voglia di cantare dei sostenitori di casa. Due teatri ribollenti di passione che metteranno alla prova la testa, il cuore e le gambe dei bianconeri.
Chiaramente, i maggiori valori dei catalani renderanno la doppia sfida di Champions League decisamente più complicata di quella ai partenopei. Ma, i match di Napoli, rappresentano un grande test in ottica europea. Cara Juve, le grandi notti stanno (finalmente) arrivando.