Il portierone della Juventus e della Nazionale italiana, Gianluigi Buffon, è divenuto ieri il calciatore bianconero con più minuti giocati, superando una leggenda come Boniperti. Il numero 1 ha rilasciato un’intervista al giornale tedesco Kicker, affrontando alcuni problemi dentro e fuori dal rettangolo di gioco.
RUOLO DEL PORTIERE
“Un portiere deve essere masochista. Come ruolo può essere paragonato all’arbitro. Ha il potere di comandare ma può solo subire gol, non può segnare, e deve sopportare offese continue. La psicologia dovrebbe studiare questo ruolo così contraddittorio. Per me fare una papera è uno shock. Ci metto giorni a riprendermi. Invidio chi ne commette di più, a quel punto lo shock non è così grande. Da anni mi chiedo cosa mi spinga ancora a giocare. Questa battaglia interiore mi porta forti motivazioni. Se avessi vinto la Champions sarei svuotato e questo mi sprona ancora di più”
FUTURO NON TROPPO ITALIANO
“Gli investitori stranieri in Serie A? La Roma agli americani, le milanesi ai cinesi, povera Italia. È una sconfitta per il nostro calcio e le nostre tradizioni”.
USCIRE VINCITORE DA UN’ALTRA SFIDA
“La depressione di qualche anno fa? Fu fondamentale non prendere medicine. Rimasi artefice del mio destino, senza dipendere dai farmaci”.