Ancora loro, lungo la strada per la ricerca del tanto atteso trionfo europeo, proprio coloro che infransero i sogni di milioni di tifosi bianconeri due anni fa nella finale di Berlino.
Ancora loro per la Juve. Ma ancora loro anche per Dani Alves, vecchia colonna del Barcellona, a cui ha detto addio al termine della scorsa stagione.
“Un saluto a Dani Alves, siamo molto contenti che torni al Camp Nou”, queste le parole del vicepresidente del Barça, Jordi Mestre, che, a sorteggio finito, accolgono così il ritorno in Catalogna, seppur da avversario, del numero 23 bianconero, Dani Alves.
Dopo otto anni in maglia blaugrana e ventitré titoli conquistati – di cui tre coppe dalle grandi orecchie, una di queste a Berlino due anni fa – il giocatore brasiliano, dalla scorsa estate a Torino, gioca per la prima volta contro la sua vecchia squadra e lo fa nel corso della sfida più affascinante dei quarti di finale di Champions’, quella tra Juventus e Barcellona.
La società spagnola e il giocatore non si sono lasciati tuttavia nel migliore dei modi. Infatti, proprio Dani Alves, in un’intervista di poche settimane fa, ha accusato i suoi ex dirigenti di avergli dimostrato poco riconoscimento. “Sono venuti ad offrirmi il rinnovo solo dopo il blocco di mercato imposto dalla Fifa. A quel punto ho firmato il prolungamento, con la clausola per liberarmi gratis (clausola esercitata poi dalla società bianconera, ndr). Ma la dirigenza che c’è ora al Barcellona non ha alcuna idea di come trattare i propri calciatori”, ha dichiarato il giocatore.
Sarà una sfida affascinante, sicuramente. Un quarto di finale ricco di emozioni, di tensione, di calcio, di sport.
Ma, soprattutto, sarà un’occasione per il terzino bianconero di mostrare la sua voglia di rivalsa contro chi lo ha scaricato senza rispetto. E, se vogliamo dirla tutta, sarà un’occasione per Dani Alves anche per mostrare ai suoi attuali tifosi di essere quell’acquisto giusto e azzeccato da parte di Madama Juventus, al fine di poter puntare a dominare finalmente in terra continentale e salire sul tetto d’Europa. Vamos ganhar, Dani!