Verso Porto-Juve: Otavio, la mossa a sorpresa dei padroni di casa

La più classica delle mosse a sorpresa, da sfoderare all’inizio o a gara in corso. L’underdog di Porto-Juventus, uno dei tanti tra le file dei lusitani. Che abbondano di talento, soprattutto sulla trequarti, dove c’è anche lui: Monteiro Otávio, ala sinistra classe ’95, coi Dragões dal 2014.

In verità non una sorpresa tra l’undici titolare, almeno ad inizio stagione. Dopo le due annate in prestito al Vitória Guimarães, il tecnico del Porto Nuno Espírito Santo non ha esitato a dargli fiducia: 16 presenze tra campionato e Champions League fino a dicembre. Poi, sul più bello, l’infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per 2 mesi; un arco di tempo nel quale non ha faticato ad emergere il talento di Yacine Brahimi, inizialmente accantonato a causa di alcune divergenze di mercato. Un lusso niente male per il Porto che, con il reintegro in rosa dell’algerino, ha potuto contare su una maggiore verve offensiva sulla fascia sinistra. Questione di attitudine: Otávio è abituato ad applicarsi in fase difensiva, mentre Brahimi è più votato alla giocata personale che al sacrificio. Una scelta che sarà, dunque, una chiave di lettura fondamentale per scoprire il match del Porto. In bilico tra la prudenza e il rischio. In bilico tra Otavio e Brahimi.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Destro naturale, alto 1,72 m, Otávio è ovviamente carente nel gioco aereo. Nato come trequartista, il brasiliano si è progressivamente spostato sull’out mancino per sfruttare la sua accelerazione nel breve, accompagnata da un bagaglio tecnico notevole. Probabilmente, il vero punto di forza di Otávio, che fa dell’assist la sua arma in più: nel campionato portoghese sono 6 in 12 partite. Numeri straordinari, considerando l’enorme lavoro difensivo compiuto dall’ex Internacional, nonostante tutto lucido nei momenti chiave.

L’IMPRONTA NEL MATCH

L’ala brasiliana risulterebbe una scelta più conservativa rispetto a Brahimi, in grado di aiutare Alex Telles nei raddoppi su Cuadrado. Con le dovute precauzioni, però: Otávio è appena tornato dall’infortunio, giocando nell’ultima partita interna con il Tondela, e difficilmente avrebbe i 90 minuti nelle gambe. Ecco perché Espírito Santo potrebbe optare per un suo ingresso a gara in corso, magari per spezzare i ritmi del match. Con la sua intelligenza e imprevedibilità, il tecnico portoghese avrebbe un’importante arma tattica a sua disposizione da giocarsi nel secondo tempo. La Juventus è avvisata.

Salvatore Ergoli

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