Dopo aver analizzato il reparto difensivo e di centrocampo, passiamo ora all’attacco del Porto. Parliamo forse del settore più migliorato nel corso della stagione, in particolare dal mese di gennaio.
INIZIO DIFFICILE
Il modulo di Nuno Espírito Santo ha previsto quasi sempre l’utilizzo di due punte. Una, la gemma della squadra e futuro della nazionale portoghese André Silva, l’altra Diogo Jota. Il Porto ha però spesso faticato a trovare la via del gol, sia in campionato sia in Champions League. Ben 4 gli 0-0 dei dragões nella SuperLiga. 2 invece le partite a secco in Europa. Per una corazzata del genere numeri strani sia in Portogallo sia in un girone obiettivamente non impossibile. I 9 gol all’attivo in Champions sono piuttosto fuorvianti, considerando che 5 sono arrivati nell’ultimo confronto contro il Leicester, già sicura capolista del girone.
LA STELLA
André Silva è stato per larghi tratti il giocatore in più di questa squadra. Dotato di grande tecnica e senso del gol, ha realizzato 18 gol in 32 partite. 5 in Europa, compreso uno alla Roma nei play off di Champions. Il giovane portoghese, nato nel 1995, viene designato in patria come l’attaccante del futuro. L’attaccante che da tanto tempo la nazione aspettava. Con la selezione campione d’Europa in carica è partito subito con il piede giusto realizzando 4 gol in altrettante partite.
LA SPALLA
Diogo Jota è stata la spalla di André Silva per gran parte dell’anno. Classe 1996, in prestito dall’Atletico Madrid, è una seconda punta brevilinea e abile in velocità. Non è mai riuscito però con costanza a veder la porta e il bottino di 7 reti in tutte le competizioni, 3 delle quali nella sola partita contro il Nacional, non sono un dato eccezionale.
IL CAMBIO TATTICO
Alcune partite Nuno Espírito Santo ha tentato di aggiungere un’ulteriore punta al suo arsenale, passando al 4-3-3 con Corona designato a coprire la fascia destra e con Diogo Jota sulla sinistra. Corona è stato uno dei giocatori rivelazione dell’ultima Copa Sudamericana insieme al suo Messico ed è stato uno degli artifici dell’eliminazione della Roma ai preliminari. L’esperimento non è però stato riproposto in molte occasioni.
LA SVOLTA
Ma come detto in precedenza la squadra ha cambiato marcia dal 2017. Dopo le 28 reti nelle prime 15 giornate di campionato, sono arrivate ben 17 segnature nelle ultime 6. Lo spartiacque dell’annata del Porto potrebbe rivelarsi la gara contro lo Sporting Lisbona, match in cui ha esordito il nuovo acquisto Francisco Soares, giunto dal Vitoria Guimarães per 3.5 milioni. L’impatto di Soares è stato devastante, segnando 4 volte in 3 giornate, e divenendo il partner di André Silva. Mentre il numero 10 classe ’95 è più abile tecnicamente e a giocare con i compagni, l’ex Guimarães è un attaccante vecchio stampo letale nell’area di rigore. È dotato di grande velocità, ma anche forza, visto l’imponente fisico di 187 cm per 89 kg. Il marchio di fabbrica è il colpo di testa: 5 delle reti segnate fino adesso sono arrivate in questa maniera.
Tutti si aspettano che il pericolo numero 1 per la Juve possa essere André Silva, ma sarà bene stare attenti anche al meno noto Francisco Soares. Con la sua fisicità e il fiuto del gol, può divenire un avversario durissimo da affrontare per la retroguardia bianconera.