La Juve continua la sua striscia di vittorie, e soprattutto distanzia la Roma di ben 7 punti. Il recupero della 18esima giornata di campionato la vede infatti trionfare a Crotone per 2 a 0, nonostante una gara bloccata e che ha visto i rossoblù chiudersi spesso nella propria metà campo. Allegri alla vigilia ha detto “I punti con l’Inter valgono come quelli con il Crotone, noi dobbiamo prenderceli!”, i suoi ragazzi lo hanno ascoltato.
PAGELLE
Buffon 6.5: Meriterebbe un s.v., ma sembrerebbe quasi una punizione per una colpa non sua, quella di essere troppo spesso inoperoso. Ha però parato bene l’unica occasione capitata al Crotone, e così si è guadagnato un bella sufficienza piena.
Dani Alves 6: Deve mettere minuti nelle gambe, è vero, ma l’impatto dopo l’infortunio è stato buono. Scorribande sulla destra, ha provato a tenere il ritmo alto soprattutto nel primo tempo. Suo il cross che poi ha portato al vantaggio. Se a questo inizio seguirà una crescita continua, ci sarà da divertirsi nella seconda parte di stagione. (dal 78′ Barzagli 6: Una bella palla per Pjanic è ‘unica giocata ravvisabile. Sufficiente per garantire un buon impatto, peccato per il problema fisico.)
Rugani 6.5: Pochi problemi e poche ansie, il Crotone non impensierisce mai la difesa bianconera. La sua prestazione viene macchiata solo da un calo di attenzione Falcinelli: una trattenuta frutto di distrazione che non comporta danno, ma che si poteva evitare. Per il resto 90′ minuti giocati alla perfezione.
Bonucci 6: Preciso e puntuale, un giallo ingenuo ed evitabile. Ma tutto sommato una serata tranquilla, in cui è cresciuto numericamente il solito compito di regia.
Asamoah 6.5: Si può dire chiaramente che Asamoah è uno degli acquisti di Gennaio, forse il più importante della Juve. Recuperato definitivamente, brillante di gamba, silenzioso ma efficace. È quello che serviva. Se poi la gamba gli permette di fare l’intera fascia e andare anche a saltare in attacco, come in occasione del primo gol, allora la Juve ha trovato un altro “vice” di lusso.
Khedira 6: Tante partite di fila vanno amministrate con giudizio. È la lezione che ha imparato Sami, oggi più attento alla gestione che all’inserimento e forse anche un po’ stanco. Ha comunque contribuito ad sfiancare e abbattere il catenaccio del Crotone. (dal ’70 Pjanic 6.5 – Non c’è niente da fare, è il metronomo del centrocampo bianconero, con lui si gestisce, ma si può alzare anche il ritmo. E infatti le occasioni si moltiplicano subito dopo il suo ingresso: prima il raddoppio, poi una spettacolare traversa al volo, e infine il tiro alto di Higuain.)
Rincon 7: Si attendeva la prima da titolare per valutarlo. Beh, che dire, 7 pieno e meritato. Dalle sue parti non si passa mai, intelligente e propositivo, il venezuelano si candida ad essere un colpo importante per la Juve, anche più delle aspettative. Certo, dovrà mantenere sempre questo livello.
Pjaca 6.5: È giovane, può e deve crescere, ma da questi 88′ minuti si può cogliere comunque qualcosa di importante: ha lo spirito giusto. Combattivo e combattente, un ottimo piglio, ma anche in questo caso, mancano gamba e precisione. Arriveranno. (dal 88′ Sturaro s.v. Giusto qualche scampolo, dovrà far vedere comunque delle bei colpi durante questi pochi minuti: il rischio è quello di perdere quotazioni nelle gerarchie.)
Dybala 7: Il Crotone si chiude a riccio, così lui si abbassa per ricevere e prendere spazio. Soliti sprint e soliti geniali guizzi per sè e per i compagni. Manca ancora un po’ la fase realizzativa, ma sappiamo che Paulo sta conservando il meglio per la fine.
Mandzukic 6.5: I tanti minuti e lle tante scorse delle scorse giornate si fanno sentire sulle gambe. È meno brillante del solito, ma c’è quando e dove conta, il tap-in che sblocca e regala la gara alla Juventus è suo. Un gol che sa di premio al tanto lavoro svolto.
Higuain 7: Chiamatelo anche Killer Instinct, al Pipita non si possono lasciare due palloni in una gara, perchè in tal caso farà almeno un gol. Fanno 16 in campionato, e con meno minuti rispetto allo scorso anno. Il titolo di capocannoniere è ad un passo, ma non il Pipita quest’anno non dovrà accontentarsi solo di quello.