All’orizzonte si intravede un cielo sempre più stellato per il calcio europeo. Da qualche giorno infatti in Spagna, i principali quotidiani sportivi As e Marca non fanno altro che parlare di Superlega. A spingere verso il nuovo format è soprattutto Florentino Perez, adirato in seguito al rinvio del match col Celta Vigo. Inaspettatamente, pronto a coalizzarsi con le Merengues, sarebbe proprio il Barcellona. Accanito fautore della Superlega è anche Andrea Agnelli, così come il Napoli di Aurelio De Laurentiis. Non potevano mancare, infine, anche i cinesi di Inter e Milan, bramosi di riscatto dopo un lustro senza alcuno spiraglio di luce.
COS’E’ LA SUPERLEGA?
Avete mai seguito l‘Eurolega? Nella “Champions League del basket” si ha infatti un unico girone in cui si sfidano tutte le squadre. Al termine della Regular Season le otto squadre meglio piazzate andranno poi a disputare i playoff.
A differenza della competizione di basket, nella quale l’unica squadra italiana militante è l’Olimpia Milano, nella Superlega andrebbero di diritto quattro italiane: Juve, Napoli, Milan ed Inter. A completare il quadro sono poi quattro spagnole (Real e Atletico Madrid, Barcellona e Siviglia), 3 tedesche (Bayern, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen), 3 francesi (Psg, Lione e Marsiglia) e ben 5 inglesi (Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City e United). Sarebbe chiaramente una Champions ridotta ma di assoluto livello.
QUESTIONE DI RICAVI
Ciò che non soddisfa i top club europei sono soprattutto gli introiti provenienti dai diritti tv dalla Champions League. Basti pensare che la NFL, la lega di football americano degli Stati Uniti, incassa più di 4 volte dell’Uefa (1,5 miliardi contro 7) pur avendo un numero nettamente inferiore di appassionati in giro per il mondo.