Tomas Rincón, qualunque cosa tu faccia, hai già una colpa. Te la porterai con te, sin da subito. Sappi che peserà, davvero tanto, e dovrai essere forte. Perché è una di quelle colpe più difficili da espiare: quelle che nascono dal nulla.
La colpa di Rincón
La colpa di Rincón è proprio quella di essere Rincón. In questo preciso momento storico – della storia bianconera, ovviamente. È grave? Per qualcuno, purtroppo, sì. Anche se, spesso, si lasciano da parte tutti i discorsi tattici e tecnici: è una critica a priori.
Eppure il mercato estivo sembrava aver messo tutti d’accordo: Juve da Champions. I pochi che segnalavano la mancanza di corsa, invece, erano “i soliti criticoni”. Oggi, però, l’evidenza dei fatti dà ragione ai perplessi di settembre.
Effettivamente, infatti, alla Juve è mancato un centrocampo dinamico. C’è la tecnica, ma mancano i polmoni: ecco perché Sturaro è stato uno dei migliori, ultimamente. E Sturaro, per gli addetti ai lavori, dovrebbe essere una riserva.
Una notizia clamorosa
Ora, la dirigenza è subito corsa ai ripari. Non si è aspettata neanche l’apertura del mercato, per evitare la concorrenza. Clamoroso: Rincón, addirittura, era richiesto da altre società. La più insistente, nemmeno a dirlo, era la Roma, la seconda forza del campionato. Se non è un certificato di qualità, è almeno un dato da tenere in considerazione.
Nonostante la tempestività, comunque, questa non è una scelta affrettata. È ponderata, con molta attenzione e, soprattutto, una buona dose di pragmatismo. C’è qualcuno, tra voi, che pensava di poter prendere Verratti a gennaio? (Verratti è un nome come un altro per indicare un centrocampista di spessore).
È la legge, neanche tanto segreta, del mercato di gennaio: i grandi nomi non si muovono. L’importanza di operare bene in estate, quindi, è fondamentale. La Juventus lo ha fatto, sotto certi aspetti, ma ha sbagliato la gestione del caso Pogba.
Il peccato originale
Non ne abbiamo l’assoluta certezza, ma molto probabilmente la cessione era davvero inattesa. Anche se Raiola, comunque, aveva intrecciato i fili da tempo. I bianconeri, poi, sono caduti in una trappola tanto banale quanto prevedibile: quella del Psg.
I francesi, alla prima occasione utile, hanno restituito lo sgarbo Coman. Il punto è che una società come la Juventus, all’avanguardia, avrebbe dovuto aspettarselo. Invece, no: si è perso tempo a trovare un improbabile accordo per Matuidi.
La storia, tragicomica, di Witsel ha le sue radici in questo madornale errore. La Juventus, infatti, sapeva della volontà del belga di trasferirsi, ma ha accelerato davvero troppo tardi. Un errore nell’errore, considerando che il centrocampista era praticamente in pugno. (In estate, tra l’altro, i bianconeri avevano fatto sapere all’entourage che Witsel fosse la terza scelta). Sarà stato il caldo.
Hernanes 2.0? No, grazie
Rincón, probabilmente, non sarà l’unico acquisto di gennaio. Proprio Witsel, infatti, potrebbe essere il secondo centrocampista. Tutto sommato, considerando quanto c’è sul mercato, neanche troppo male.
Il problema vero, però, sarà farlo capire allo Stadium. Rincón non è Hernanes, caratterialmente, ma sarebbe ingiusto metterlo nelle stesse condizioni. Anche perché il venezuelano è un giocatore di esperienza e di grande personalità: un profilo funzionale alla Juve, ora come ora.
Non è un fenomeno, questo sì, ma per quello ci sarà tempo in estate. È l’obiettivo dichiarato del prossimo calciomercato, quando la Juventus dovrà dimostrare di essere davvero cresciuta. Perché non potrà permettersi di sbagliare, non più.