La Juventus ha sempre avuto un mix di giocatori esperti, giocatori giovani, gregari e, soprattutto, bandiere. Claudio Marchisio nella sua carriera bianconera ha passato tutte queste categorie, ed è ormai iscritto all‘olimpo degli dei della Vecchia Signora.
2016 IN BIANCO E NERO – Fare un bilancio del 2016 di Claudio è molto difficile: da una parte c’è il quinto Scudetto consecutivo da mettere in bacheca, dall’altra il tremendo infortunio al crociato del ginocchio che l’ha tenuto lontano dai campi per ben 6 mesi, escludendolo dall’Europeo con la Nazionale e dall’inizio della nuova stagione in bianconero. Ma Marchisio, essendo una bandiera, anche quando non c’è stato si è sentito. Si è sentito con la sua vicinanza continua alla squadra, con i suoi tweet in cui caricava i compagni, con le sue visite a Vinovo, con la sua presenza costante. Perché, in fondo, Marchisio è questo: giocatore fantastico ma, soprattutto, persona eccezionale. Juventino vero, fino al midollo, di quei pochi eletti che dalla tenera età di 8/9 ha imparato ad amare solo il bianco e il nero. Bianco e nero come la sua ultima stagione, che comunque gli ha riservato tante emozioni bellissime.
TANTI AUGURI CLAUDIO – Marchisio è uno dei pochi intoccabili della Juventus. Sia sul campo, che fuori. Chi critica Marchisio non è uno juventino vero, punto. Claudio, come detto, rappresenta lo juventino doc, quindi non ci resta che augurargli un Felice Natale e uno splendido 2017, fatto di gioie personali e di tanti e importanti nuovi trofei in bianconero. Auguri Claudio, bandiera della Vecchia Signora, non vediamo l’ora di tornare ad ammirare la tua classe e la tua grinta. E quest’anno il regalo che ti chiediamo è grande, ma siamo sicuri che tu e i tuoi compagni darete l’anima per conquistarlo. Alla fine, quella coppa dalle grandi orecchie inizia a mancare un po’ a tutti, figurarsi a uno che rappresenta l’essenza della juventinità…
Simone Calabrese