La Juventus ieri sera ha dato via alla fuga di Natale che, se non decisiva, sarà sicuramente importante per il prosieguo del campionato. I bianconeri hanno battuto una bella Roma giocando un calcio d’attesa, di ordine tattico e di aggressività, e ormai sembra questa la strada tracciata da Allegri per la sua squadra.
BASTA POSSESSO PALLA – Forse non piacerà, sicuramente verrà criticata, ma ormai è un dato di fatto: la Juventus non è più una squadra che vuole fare la partita, almeno per quanto riguarda il possesso palla. La partita di ieri è l’emblema della nuova Juve 2.0 di Allegri: ordinata, aggressiva, attendista, pronta a chiudere qualsiasi spazio per poi ripartire con velocità, sfruttando i grandi campioni che ha in rosa. La Roma ama tenere la palla, ma ieri sera la Juventus le ha fatto fare un possesso più che altro difensivo, con poche verticalizzazioni, semplicemente stando ognuno al proprio posto tattico.
RUGANI E STURARO: IL NUOVO CHE AVANZA – Juve perfetta difensivamente, dicevamo. Merito anche dei due giovani talenti italiani Daniele Rugani e Stefano Sturaro, entrambi freschi di rinnovo di contratto, ed entrambi protagonisti di una prestazione formidabile. Rugani sembra aver definitivamente imparato lo spirito della BBC: sempre ordinato (alla Barzagli), ma “cattivo” quando c’è da mettere il fisico (Chiellini insegna) e sempre pronto a impostare la manovra da dietro (da nuovo Bonucci). Certo che se queste caratteristiche le riuscirà a racchiudere un solo giocatore, allora c’è la possibilità che diventi davvero tra i più forti del mondo. E Sturaro? Ieri sera i tifosi bianconeri hanno visto la migliore prestazione del giovane centrocampista da quando è alla Juve: grintoso, pressante (in tutti i sensi), ieri ha dato l’idea di potersi anche inserire “alla Vidal”, anche se manca ancora un po’ di freddezza sotto porta.
Ieri sera allo Juventus Stadium i tifosi juventini hanno potuto ammirare la definitiva consacrazione della Juve 2.0 di Allegri. E se gli emblemi di questa Juve sono Rugani e Sturaro, c’è da stare molto tranquilli…
Simone Calabrese