Primato o secondo posto: l’imperativo sarà sempre vincere

Dopo aver dimostrato ampi miglioramenti nella gara contro l’Atalanta, la Juventus è chiamata alla conferma. Un successo, questa sera, contro la Dinamo Zagabria assicurerebbe il primo posto nel girone. A prescindere dalla convenienza, che sembra essere relativa, del piazzamento, il primato non può non rappresentare una notizia positiva. Pertanto la partita contro i croati assume una fondamentale importanza nella stagione bianconera.

Questione di modulo

Conferme sono attese dal gioco della Juventus. Contro i bergamaschi si è vista, probabilmente, la migliore pjaniccopertinaprestazione dell’annata. Coincisa con il nuovo modulo provato da mister Allegri, quel 4-3-1-2 che sembra esaltare le caratteristiche di Miralem Pjanic. Il bosniaco è riuscito ad offrire la miglior prova da quando veste la casacca bianconera. Stasera sarà nuovamente suo compito dettare i tempi di gioco. Nonostante il limitato blasone dell’avversario, incapace di fare punti fin qui, la partita rappresenta una prova del nove. Per una Juve che sembra alla costante ricerca di sé stessa, confermare quanto di buono fatto sabato con questa disposizione sarebbe vera manna dal cielo. Parlare di quadratura del cerchio sarebbe eccessivo, da un lato perché i risultati sono sempre arrivati, dall’altro perché due rondini non fanno primavera. Ma sicuramente sarebbe un’ottima notizia per Allegri.

Vincere per vincere

Vincere o non vincere? Questo è il dilemma. Paradossalmente, il primo posto nel girone potrebbe garantire un’urna più difficoltosa. Se nella passata stagione fu proprio il secondo posto a “condannare” la Juve ad un abbinamento molto complicato come quello con il Bayern, quest’anno la situazione è radicalmente differente. Proprio perché historia magistra vitae i bianconeri non faranno calcoli, puntando decisi alla vittoria. La squadra di Allegri dimostrò di potersela giocare contro i bavaresi; quest’anno, forti anche di una rosa più competitiva, non si deve smarrire questa dimensione internazionale. Il problema del sorteggio dovrebbe preoccupare più le altre squadre, che, siamo certi, non rimarrebbero soddisfatte da un abbinamento con il club torinese. Perché il DNA della Juventus è questo. Vincere è sempre l’unica cosa che conta.

 

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