Seconda vittoria consecutiva in campionato per la Primavera di Fabio Grosso, che vendica così il brutto ko con la Fiorentina in Coppa Italia. A Carpi, dove anche il Torino è stato bloccato sul pari, il tecnico rinuncia a Kastanos e Macek, riportando Clemenza in cabina di regia e affidando l’attacco al trio composto da Leris, Zeqiri e Mosti. In porta torna Del Favero, e in difesa ci sono Coccolo e Vogliacco, con Semprini e Rogerio larghi. Torna in mezzo al campo Muratore, che fa la mezz’ala con Bove.
LA GARA
La partita segue esattamente il copione atteso. Carpi chiuso e ostico, che non concede spazi e non risparmia il gioco duro. La Juve ha il controllo, si rende pericolosa più volte con Zeqiri, ma rischia intorno al 40′, quando i padroni di casa colpiscono un palo. È solo un episodio: questa Juve non vuole capitolare. Grosso rimescola le carte, riporta Clemenza più vicino alla porta – e lui subito colpisce una meravigliosa traversa -, poi getta nella mischia Kastanos e l’ex Morselli. Proprio da un suo angolo arriva il gol del definitivo 1-0: lo firma Leris. Qui il Carpi viene fuori, provocando qualche brivido con Goh, cugino di Kean, ex Juve ora in prestito. Il risultato, però, non cambia.
I SINGOLI
Benissimo Clemenza. Sia come regista, che nel tridente, il numero 10 conferma di essere tornato alla grande. Quantità e qualità, unite a personalità e intelligenza, gli permettono di guidare la squadra. La fascia da capitano non è altro che il palesarsi del suo atteggiamento in campo. Bene tutti, comunque, bravi a non perdere mai la pazienza e non trasformare la partita in una lotta. E bravo Grosso, i cui cambi sono stati opportuni e azzeccati. Guardando la classifica può sembrare un risultato non pienamente soddisfacente. Ma è molto più prezioso di quanto si possa pensare.
Edoardo Siddi