La matematica non è un’opinione e i numeri non mentono mai

Prima in campionato con 7 punti di vantaggio sulle inseguitrici, qualificazione archiviata agli ottavi di Champions con la possibilità di vincere il girone in caso di vittoria nell’ultima (agevole) uscita con la Dinamo Zagabria… di chi stiamo parlando? Della Juventus di Max Allegri, la squadra che vince ma non piace mai abbastanza. In un mondo di esperti e veggenti del pallone si finisce per mettere in discussione l’unico allenatore oggi in Italia ad aver vinto due campionati con due squadre diverse, l’allenatore che ha portato la Juventus a Berlino e che da sette anni supera il girone in Champions, come lui solo Arséne Wenger. Forse nella vita sì ma nel calcio non si vive di rendita e il giorno dopo una qualsiasi vittoria c’è sempre un altro obiettivo da raggiungere, soprattutto alla Juve funziona così. Però una domanda sorge spontanea: Cosa volete da Massimiliano Allegri?

RECORD. Una cosa è certa: la matematica non è un’opinione e i numeri non mentono mai. Dalla sconfitta storica di Sassuolo nello scorso campionato, dal punto di rinascita della Juventus passando per il derby vinto allo scadere con il Torino grazie al gol di Cuadrado, la Juventus di Max Allegri ha collezionato 112 punti in 41 partite, in Europa nessuno come i bianconeri, si inchinano anche Real Madrid, Barcellona e Bayern Monaco. Il campionato è sicuramente una questione che è strettamente legata alla Juventus. Solo i bianconeri possono perdere questo scudetto che, sebbene deve essere conquistato partita dopo partita e punto dopo punto, mostra sicuramente i bianconeri con una qualità superiore e una forza senza eguali. Al netto del gioco non spettacolare, la Juventus in questo inizio di campionato ha dimostrato di non essere solo una bella donna ma di riuscire anche a ballare, e pure bene, a suon di punti e di vittorie importanti senza farsi mancare nemmeno qualche (rara) uscita a vuoto. Ma è soprattutto in Champions che i bianconeri hanno dimostrato tutto il loro carattere. Dopo i due pareggi interni, deludenti, la Juve si è riscattata in quel di Siviglia con una vittoria di carattere, al netto del gioco per niente entusiasmante, vittoria che gli permetterebbe di passare il girone come prima in caso di vittoria interna nell’ultima sfida con la Dinamo Zagabria. Insomma, non proprio noccioline.
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GIOCO AL MASSIMO. Cosa si può chiedere di più ad una bella donna che balla? Che balli bene. La Juventus vince e domina ma continua a non piacere e non convincere la qualità del suo gioco. Al netto di alcune uscite, quest’anno la Juventus ha vinto finendo, però, per non entusiasmare quasi mai. Vero che le squadre di mister Allegri sono un diesel, carburano in primavera. Altrettanto vero è che, vista la qualità della rosa attuale dei bianconeri e dopo gli innesti di questa estate, tutti si aspettavano dalla Juventus un gioco più “galactico”. Ma Allegri in più occasioni è stato chiaro, chi vuole vedere lo spettacolo vada al circo, alla sua Juventus interessa vincere, se con il bel gioco meglio ancora. Insomma, una massima perfetta per il motto storico dei bianconeri targato Giampiero Boniperti: “Vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta”.

Aristide Rendina

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