Bonucci, il bomber delle retrovie

Uno dei dogmi calcistici per eccellenza è sicuramente quello che afferma che i gol li devono fare gli attaccanti. Nel 2016, però, questa considerazione è diventata anacronistica? La sensazione è che sia proprio così. Il calcio è diventato molto più veloce e gli schemi si sono arricchiti di molteplici variabili tattiche. Una cosa è certa, avere l’apporto in zona gol di tutta la squadra è sempre e comunque un bene e oggi, più di ieri, i difensori entrano nel tabellino dei marcatori. Leonardo Bonucci è probabilmente, insieme a Sergio Ramos, una delle massime espressioni del difensore bomber.

Bonucci bomber… e che gol!

Che Bonucci sia un bomber non è un’asserzione che si basa sulle sue conquiste amorose. Bonucci sfonda spesso e volentieri le porte avversarie, non solo con gol di testa, una caratteristica che accomuna i difensori, ma anche con veri e propri capolavori balistici. Il difensore di Viterbo ha segnato in maglia bianconera 18 gol, tutti su azione (a questo possiamo aggiungere un penalty battuto durante la batteria dei rigori nella semifinale di Coppa Italia dell’anno scorso contro l’Inter).

bonucci-golCiò che bisogna sottolineare dei gol di Leonardo Bonucci è che essi sono anche belli da vedere. Alcune delle reti messe a segno dal difensore bianconero sarebbero difficili anche per attaccanti navigati. Le qualità balistiche di Bonucci si sono già messe in mostra due volte durante questa stagione. Contro il Napoli, il primo gol del match è ad altissimo coefficiente di difficoltà con un pallone sporco che scende lentamente. Bonucci dimostra grande sensibilità del piede e capacità di colpire con la forza giusta. La seconda dimostrazione dell’anno ci è stata data stasera, nella decisiva partita con il Siviglia. Il gol di Bonucci ha permesso alla Juve di ribaltare il risultato. Una botta da fuori area, di prima, di sinistro che non ha lasciato scampo a Rico.

Tornando indietro nel tempo, molti ricorderanno sicuramente il gol segnato all’Inter nella passata stagione. Anche in quel caso, un tiro al volo da goleador implacabile. Forse, però, la dimostrazione più lampante delle sue capacità balistiche si è palesata in una gara di Champions. L’allenatore era Conte e la Juve giocava contro lo Shakhtar Donetsk. Il tiro di prima intenzione, con leggera rotazione del corpo, su cross rasoterra e leggermente arretrato da calcio d’angolo, fu una vera e propria prodezza che pochi difensori attualmente riuscirebbero a replicare.

L’eredità dei difensori goleador

Un’eredità pesante per Bonucci risiede nella leggenda bianconera che ancora oggi fa emozionare col semplice suono del suo nome: Gaetano Scirea. Il difensore che giocò dal 1974 al 1988 con la maglia della Juventus mise a segno ben 24 reti. Leonardo Bonucci può superare questa statistica, divenendo uno dei difensori più prolifici della storia della Juventus.

bonucci-vs-napoliNon siamo certo in presenza di medie realizzative come quelle di difensori stranieri di qualche decennio fa. Ronald Koeman, ad esempio, grazie alle sue esplosive punizioni faceva spesso male ai portieri avversari. Più di 60 gol segnati con la maglia del Barcellona da parte del difensore olandese. Anche Daniel Passarella non scherzava. Il difensore argentino fece esultare spesso i tifosi di Fiorentina e Inter. Allucinante la sua media gol nel River Plate.

La media gol di Bonucci è comunque altissima per gli standard. Avere in campo un difensore con la sua facilità di tiro e la sua precisione sotto porta, sia di testa che di piede, è un bonus da sfruttare, soprattutto in giornate come quella di questa sera. Un attacco spuntato con ben tre assenze illustri non ha impedito alla Juventus di far sua la partita e di qualificarsi agli ottavi, questo grazie anche, appunto, alla possibilità di far gol con chiunque.

Ah, ovviamente sa anche difendere come pochi in Europa.

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