Simone Zaza ha sbagliato, finora, destinazione. Eh già, il giovane attaccante lucano, in estate, visto lo scarso impiego riservatogli l’anno scorso e visto l’arrivo di Higuain, ha deciso di lasciare la Juventus per andare a giocare con continuità. Dopo che si sono succedute le suggestioni Milan, Napoli e Roma, Zaza si è convinto ad accettare la pista estera, preferendo il West Ham agli altri club interessati a lui. Ora e, ripetiamo, finora, la scelta dell’ex numero 7 bianconero non ha dato i suoi frutti: poche presenze e nessun feeling nato con gli Hammers. Rendimento che ha anche messo in dubbio il riscatto promesso dal West Ham alla quattordicesima presenza.
RITORNO DI FIAMMA – Il mercato di gennaio, comunque, potrebbe offrire una nuova chance a Zaza. L’attaccante lucano sembrerebbe desideroso di tornare in Italia, e qui le squadre più interessate sarebbero Napoli e Milan. Soprattutto i rossoneri, nelle ultime ore, si sarebbero fatti avanti, anche se rimane un importante nodo da capire: con chi dovrà trattare la dirigenza rossonera? Con il West Ham o con la Juventus, ufficialmente ancora detentrice del cartellino del giocatore?
SITUAZIONE INTRICATA – La risposta a queste domande non è affatto semplice da dare. C’è da dire, in primis, che bisognerà aspettare proprio gennaio per capire se Zaza riuscirà ad arrivare alla tanto sognata (dalla Juve) soglia delle 14 presenze, che farebbero diventare il riscatto del giocatore, ad ora opzionale, obbligatorio. Dunque, se entro gennaio l’allenatore degli Hammers, Slaven Bilić, deciderà di schierare il giocatore fino al raggiungimento delle presenze prestabilite, il Milan dovrà trattare unicamente con il West Ham. Se, invece, Zaza dovesse continuare a non vedere il campo, in questo caso i rossoneri dovranno sedersi al tavolo con i dirigenti bianconeri, che non sembrerebbero intenzionati a trattare per meno di 20 milioni di euro.
Una situazione molto intricata, dunque. Ora bisogna solo aspettare le mosse del West Ham per capire realmente con chi il Milan dovrà trattare. Calma e gesso, quindi, gennaio è ancora lontano…
Simone Calabrese