In una Juventus che sta affrontando un periodo difficile sotto il punto di vista del gioco, sono sempre i singoli che tolgono le castagne dal fuoco. Cuadrado contro il Lione, Higuain contro il Napoli ed oggi Pjanic hanno dato la vittoria alla Vecchia Signora grazie a dei loro colpi di genio. Intuizioni sulle quali la squadra conta sempre di più, forse perfino troppo.
La Juventus nelle mani dei suoi campioni
Succede molto spesso, specialmente nel campionato italiano: partite bloccate, difensive, un po’ tese. Le due squadre si studiano guardinghe, nessuna delle due vuole scoprirsi e molte volte queste si concludono in pareggi. La Juve tuttavia sembra avere un’arma in più.
Alla Juventus infatti le punte di diamante della squadra stanno
facendo il loro lavoro egregiamente e, a forza di estro, stanno mantenendo la Juve in cima al campionato ed in corsa per gli ottavi di Champions. Non tutte le squadre possono contare su un parco di giocatori tale da garantire un simile tasso di imprevedibilità: anche se un giocatore fa una partita un po’ sottotono (come Higuain oggi) ce n’è sempre un altro (come Pjanic) pronto a prendere il suo posto per risollevare le sorti dell’incontro con un colpo dei suoi. Questo da una sicurezza in più ai tifosi ed al mister che sanno di avere sempre una possibilità di “cadere in piedi”, ma questo non va a coprire alcune falle nello scafo bianconero.
Ma il gioco dov’è?
C’è però un rovescio della medaglia: perchè una squadra ben strutturata e rodata come la Juventus deve affidarsi ai colpi dei singoli per sbloccare le partite?
Perchè se è vero che i grandi nomi juventini salvano sempre,o quasi, la giornata, questo è anche indice di una squadra che non costruisce abbastanza gioco. La manovra orizzontale della Juve aveva puntato, negli anni passati, sulle illuminazioni dei centrocampisti che ora però vengono a mancare visto il periodo nero del centrocampo juventino.
Questo viene sopperito solo parzialmente grazie alla spinta degli esterni (che stanno facendo tutti una ottima annata, specialmente Cuadrado) e ad un ritorno di Marchisio che sa lavorare molto bene negli spazi vuoti, ma il problema è tutt’altro che risolto. Allegri ha cercato più volte la quadratura del cerchio con diverse combinazioni di centrocampisti, ma per ora il problema non ha visto una soluzione definitiva, magari il mercato di gennaio potrà correre in aiuto.
In definitiva alla Juventus delle cose devono cambiare, fosse anche solo per proporre un gioco migliore, come una grande squadra dovrebbe fare, ma per fortuna i fuoriclasse bianconeri, con i loro colpi di genio, tengono la Vecchia Signora sempre lì dove deve stare. Ed è una garanzia importante.