A noi italiani, come nazionale e come club, è sempre piaciuto tantissimo complicarci le cose e la Juventus non fa eccezione. Anche questo anno infatti Siviglia sarà il bivio che indirizzerà, nel bene o nel male, il futuro della banda Allegri in Champions.
Il fantasma del Natale passato
L’anno scorso, ce lo ricordiamo tutti, fu una sorta di appuntamento con il destino: Llorente segna il più classico gol dell’ex e ci manda a giocarci gli ottavi di finale contro la corazzata Bayern Monaco. Anche in quel caso si parlò di Juve rilassata, poco concentrata e cattiva perchè ormai già con la testa agli ottavi. La storia si ripete su più livelli.
Sampaoli, nelle interviste del dopo partita di Siviglia-Dinamo Zagabria, ha detto di essere preoccupato per la situazione che è venuta a crearsi all’interno del gruppo, con la Juve che non vincendo ieri sera ha lasciato il Lione in corsa. Il suo Siviglia ora deve per forza vincere contro la Juve per essere sicuro del passaggio del turno. Questo può giocare contro entrambe le squadre, ma il Siviglia giocherà questa partita in casa, nel suo fortino, nel luogo del misfatto.
Reazione da primo posto
La partita di Siviglia si prospetta molto più difficile di quanto non fosse quella di un anno fa, se non altro per motivazioni dell’avversario. Gli spagnoli infatti stanno facendo un cammino molto buono, detengono la testa del girone ed apparentemente non hanno nessuna intenzione di “accontentarsi” della rincorsa all’ennesima Europa League. Ma i tifosi bianconeri non disperano, non si parte battuti: la Juve infatti ha già dimostrato di reagire alle sberle con una personalità da grande squadra e di trovare nuova forza e spunti nei momenti di difficoltà.
La data è il 22 novembre e la Juve dovrebbe ritrovare sia Dybala che Pjaca, oltre che un Marchisio, si spera, a pieno regime.
I senatori hanno già spronato la squadra, ora manca la fame, la fame di vincere una Champions che manca da troppo tempo.