Nei giorni scorsi, il Tribunale Federale della Federbasket ha deciso di revocare due titoli di campione d’Italia alla Mens Sana Siena: quello del 2012 e quello del 2013, radiando il Presidente Ferdinando Minucci e le dirigenti Olga Finetti e Paola Serpi.
Gli scudetti revocati, non saranno riassegnati: come scrive Tuttosport, nessuno ha reclamato i titoli, nè Milano, nè Roma arrivate seconde nei due campionati. Nell’albo d’oro, dunque, mancheranno i due titoli relativi alle stagioni sotto inchiesta.
La prassi è la seguente: nello sport italiano, i titoli revocati non vanno riassegnati. E’ successo nel Basket adesso, così come nel calcio nel 1927, quando il titolo revocato al Torino non venne assegnato al Bologna arivato secondo. L’unica eccezione, dunque, si conferma quella dell’Inter del 2006. Guido Rossi decise di assegnare ai nerazzurri il titolo revocato alla Juventus post Calciopoli, chiedendo il parere a Gerhard Aigner, Massimo Coccia e Roberto Pardolesi. Lo stesso Aigner, qualche anno dopo, si è espresso così: “Io non ho mai detto che l’Inter dovesse essere campione d’Italia. La decisione di assegnare lo scudetto è stata di Guido Rossi. Il commissario ha fatto il massimo per tutelare il calcio italiano. Poi, non so se era veramente convinto che l’Inter meritasse il titolo. Noi dovevamo verificare se gli statuti e i regolamenti di Uefa, Figc e Lega davano la possibilità di creare una classifica dopo la penalizzazione di alcune società. Secondo le norme, c’era questa possibilità e ci siamo limitati a dire questo”.