Dybala: “Al posto di Messi, ma non come Messi”

Prendetela con le molle: non è un passaggio di consegne. Ma Paulo Dybala, questa notte, prenderà il posto di Lionel Messi. Almeno per una notte, quella di Lima, contro il Perú: fuori Leo, dentro Paulo. Per infortunio, s’intende, ma i due si trovano a meraviglia – per quanto visto con l’Uruguay.

Dybala al posto di Messi

Dybala partirà dal primo minuto: sarà alle spalle di Gonzalo Higuaín. Insieme a Sergio Agüero e Angel Di María: un attacco stellare, a dir poco. Non sarà l’esordio assoluto, ma è comunque una tappa importante. Decisiva, forse: Paulo dovrà dimostrare il suo valore, da protagonista.

Paulo e Leo: insieme
Paulo e Leo: insieme

“Posso giocare al posto di Messi, ma non posso giocare come lui. Giocare come Messi è impossibile”. È stato chiaro, Dybala, ai microfoni di Fox Sports: perché dall’entusiasmo alla delusione è un attimo. E raggiungere le stelle, anche da Lima, non è per niente facile.

Barcellona?

Sarebbe un po’ più facile con Leo al fianco, magari. Ma Dybala ci tiene a precisare: “Non ho mai parlato con Messi della possibilità di giocare con lui, nel Barça. E nessuno del Barcellona ha parlato con me o con il mio agente”. Insomma: i tifosi bianconeri stiano tranquilli, sembra dire.

Vedi anche: Dybala: ci siamo quasi per il rinnovo

“Il Barcellona è uno dei club più importanti al mondo, ma io sono già in uno dei migliori. La Juventus ha disputato la finale di Champions, due anni fa, sto benissimo a Torino. E non vedo perché dovrei pensare di andare altrove”. Tanto più se al suo fianco c’è il Pipita, che si appresta a tornare nella Selección: “Gonzalo ama molto questa maglia. Ci tiene a far bene per il suo Paese”.

Fare sul serio

Ma basta chiacchiere: è il momento di fare sul serio. Paulo vuole prendersi la scena, dopo l’espulsione alla prima da titolare: “Mi è caduto il mondo addosso, quando ho visto il rosso. Ho una media di cartellini gialli a stagione”.


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Dybala dopo l'espulsione
Dybala dopo l’espulsione

Ecco: quando si dice l’assurdo della vita. Dybala, però, vuole battere anche quest’avversario: con la solita, infinita, classe. Da eletto.

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