L’esordio del Siviglia in Champions contro il Mönchengladbach è andato bene, come sappiamo. Tre a zero, tre punti nel girone. Il massimo risultato. Contro la squadra tedesca del Borussia, dopo un primo tempo senza reti nella ripresa sono arrivati tre rigori: del primo e del secondo si è incaricato Gameiro, che ne ha trasformato uno mandando invece il pallone alto nell’ultimo caso; del terzo si è occupato invece Banega (dopo il fallo sul ‘solito’ Gameiro). Rete, in questo caso. Konoplyanka, nuovo acquisto estivo che ha giocato l’ultima finale di Europa League con il Dnipro proprio contro i ragazzi di Emery, ha invece realizzato la rete del definitivo 3-0. L’ala sinistra ucraina, fantasista capace di giocare anche a destra e da seconda punta, è stato anche il match winner della gara contro il Rayo Vallecano e sembra uno avvezzo ai debutti fortunati: la sua prima partita con la casacca del club è stata la finale di Supercoppa Europea contro il Barcellona, gara in cui portò la squadra al supplementare realizzando il gol del momentaneo 4-4. Konoplyanka è l’arma di Emery a partita in corso (sette gare giocate per sette subentri), se è vero che dei suoi 211 minuti totali fin qui in stagione, la maggior parte sono stati giocati partendo dalla panchina. Sulla sua duttilità in fase offensiva punta molto il tecnico basco per sparigliare le carte a match in corso, sfruttandone estro e velocità. In grande evidenza contro i tedeschi Antonio Reyes, capitano del club in cui è cresciuto, da ragazzino, per la prima volta in UCL e onnipresente in mezzo al campo con il suo piede mancino. Cinque tiri totali e due occasioni create per lui: più di tutti, anche del man of the match Kevin Gameiro, una spina nel fianco della difesa tedesca fino alla sua sostituzione con Ciro Immobile. Importante anche l’apporto di Vitolo, che sarà costretto a saltare la gara di domani, resosi autore contro il Borussia di tue conclusioni e tre occasioni create. Questo l’undici iniziale schierato dunque due settimane fa da Emery.
LA LAVAGNETTA TATTICA – Il modulo in assoluto preferito da Emery è il 4-2-3-1, da cui non si discosta quasi mai. Neanche, come abbiamo visto, all’esordio stagionale in Champions. Qualche eccezione c’è stata, certo: sia l’anno scorso contro il Villareal, quando scese in campo un 4-4-2 più compatto, che contro il Getafe, quando invece si vide allo stadio un 4-1-2-1-2, a diamante. Quest’anno il 4-4-2 è già stato utilizzato due volte, contro il Levante e a Las Palmas, nelle Canarie: Vitolo e Kakuta hanno agito sugli esterni di centrocampo durante il primo match, mentre nel secondo a destra è toccato a Krohn-Dehli, a sinistra aIborra. Coke in difesa, con Tremoulinas sulla fascia sinistra, sono invece le costanti sulle fasce laterali in retroguardia, in caso di passaggio al 4-4-2. Le due punte, contro il Levante, sono state Gameiro e Llorente, mentre a Las Palmas si sono visti insieme dal primo minuto Llorente e Immobile, i quali fino all’infortunio del Rey Leon erano possibili indiziati per l’attacco dello Stadium, avendo il numero 9 Gameiro giocato tutta la gara (pur segnando) contro il Vallecano. Come per quanto riguarda Konoplyanka, anche Krohn-Dehli ed Immobile sono soliti fare capolino nelle partite a gara in corso (quattro subentri dalla panchina), mentre gli indiziati per lasciare il campo più spesso sono il 28enne Kevin Gameiro ed il 32enne Reyes, che hanno ricevuto rispettivamente quattro e cinque sostituzioni cadauno. Utilizzato a partita iniziata anche il terzino destro Mariano, brasiliano, che in due occasioni è entrato ad un quarto d’ora dalla fine (sabato sostituendo Koke) e quando ha giocato titolare, contro il Celta de Vigo, ha saputo guadagnarsi gli applausi del mister con un assist per Llorente.
COME STA ANDANDO IN LIGA – Sei partite, cinque punti, proprio come la Juventus. Un attacco lievemente peggiore (5 gol fatti) ma la retroguardia più bucata del campionato spagnolo, assieme a quella del Vallecano, squadra avversaria dei ragazzi di Emery nell’ultimo turno. Ecco i numeri del Siviglia nella massima competizione locale. Onnipresente è stato il centrocampista polacco classe ’90 Krychowiak, di cui sembra che l’allenatore basco non faccia a meno: un duttile mediano centrale che può essere schierato all’occorrenza anche da difensore. Accanto a lui, che ha giocato tutti e 540 minuti in campionato, nell’ultimo match al Ramón S. Pizjuán è sceso in campo il francese N’zonzi, volto nuovo della squadra andalusa di provenienza Stoke City, capocannoniere di squadra in campionato con due reti (su tre tiri totali). Gli altri tre gol della Liga sono stati messi a segno dal fantasista ucraino poc’anzi menzionato, Konoplyanka, da Gameiro e da Fernando Llorente, uno che ben conosciamo. Il Re Leone, subentrato a Banega nell’1-2 sul Celta Vigo, ha segnato il gol che ha accorciato le distanze lo scorso 20 settembre: si tratta della sua unica marcatura con la nuova maglia, a cui va aggiunto l’assist determinante nell’1-1 contro il Levante della settimana prima. Anche in Liga è imprescindibile l’apporto di Reyes, che ha creato 12 occasioni da rete (più di tutti) oltre ad un assist, e Gameiro, che ha tirato più volte di tutti, nonostante tuttavia il più preciso sia stato Jorge Andujar Moreno, noto semplicemente come Coke, terzino destro (peraltro ex Rayo Vallecano) dall’elevata propensione offensiva che vanta finora cinque tiri nello specchio, 11 conclusioni totali e sei occasioni create. Poco minutaggio fin qui per Ciro Immobile (appena 86’ giocati), e per i vari Adil Rami, attualmente infortunato, Daniel Carriço – anch’egli fermo ai box, come l’ex Chelsea Gael Kakuta, e per il centrale uruguayano Sebastian Cristoforo. Non ci sarà neanche l’eroe di Torino Beto, il portiere portoghese, fermo per problemi al ginocchio almeno fino a dopo la sosta di campionato.