La partita andata in scena allo Stadium tra Juventus e Sassuolo dura meno di quanto ci possa aspettare. Allegri schiera dall’inizio Pjanic nel ruolo di mezz’ala, con Lemina ad occuparsi più dell’interdizione e Khedira a completare il terzetto in mezzo al campo. Ed è da qui che partono le ondate bianconere verso gli uomini di Eusebio Di Francesco che poco possono per arginare. E se davanti ci sono Dybala e soprattutto Higuain a concretizzare sotto porta, le speranza si riducono al lumicino.
Di Francesco ci prova proponendo il suo classico 4-3-3, anche se le defezioni di Berardi e Defrel si fanno sentire. Matri al centro dell’attacco supportato ai lati da Ragusa e Politano non danno l’apporto sperato alla fine dei conti. Il primo gol bianconero arriva dopo soli 4 minuti in contropiede, dopo un’inizio che poteva sembrare promettente per il Sassuolo: Khedira verticalizza subito per Dybala che pesca poi Higuain che non si fa certo pregare. 10 sono i secondi che servono alla Juve per ribaltare il fronte da Buffon a Consigli.
I bianconeri di Allegri con i movimenti ormai assimilati anche dai nuovi creano una costante superiorità in ogni zona del campo e dopo il primo gol fino al 30′ del primo tempo il Sassuolo è spettatore non pagante. Al 10′ Higuain raddoppia con una acrobazia in rovesciata (8 gol nelle ultime 4 partite in cui è partito titolare ndr.) e Pjanic al 27′ chiude la pratica dopo aver colpito la traversa su un colpo di testa. Gli scambi stretti, l’aggressività costante e l’ampiezza di Lichtsteiner e Alex Sandro aprono la via ad Allegri. Al 33′ arriva il fortunoso gol di Antei: Buffon non esce benissimo su un corner, la palla finisce ad Alex Sandro che provando a spazzarla finisce addosso ad Antei carambolando in porta. Sono già due i gol subiti su corner in questo campionato, tanti quanti concessi nell’intero scorso campionato.
Il secondo tempo inizialmente segue la falsa riga del primo, con la Juventus che crea costanti occasioni con Alex Sandro, Dybala e ancora Pjanic. L’organizzazione del gioco dei bianconeri annichilisce il Sassuolo che in alcuni frangenti va quasi in panico perdendo palloni banali. La squadra di Di Francesco ha sentito forse la pressione dell’incontro e ha “sentito” la forza dell’avversario sulla propria pelle. Benatia replica l’ottima prova fornita con la Lazio, anche se l’avversario di oggi non è sembrato di certo irresistibile. I cambi effettuati infine da Allegri non cambiano la formazione a livello tattico con Mandzukic per Higuain, Hernanes per Khedira e Pjaca per Dybala. E ora testa al Siviglia.
Oscar Toson
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