Che la Juventus e Paul Pogba non si fossero lasciati col sorriso era chiaro sin dall’inizio: bastava ascoltare le parole di dirigenti bianconeri ed ex compagni per capire che le cose non erano andate esattamente nel migliore dei modi. E’ stato un addio burrascoso, difficile e per molti decisamente inaspettato. A mercato chiuso, iniziano ad emergere i primi retroscena sulla trattativa che ha portato il francese al Manchester United: sia Tuttosport che L’Equipe, stamattina, riportano dettagli che certamente non faranno piacere ai tifosi bianconeri.
INASPETTATO – Innanzitutto, nessuno si aspettava la partenza di Paul in questa finestra di mercato. Sia ex compagni che dirigenti erano convinti della sua permanenza e riguardo all’argomento si erano anche esposti parecchio parlando con la stampa. Il motivo è semplice: la Juve e Pogba avevano un accordo che prevedeva la sua permanenza un altro anno in bianconero e la sua cessione nell’estate 2017. Con un solo, grande obiettivo comune per questa stagione: la Champions League. Niente di scritto, niente firme, solo un gentlemen’s agreement, con tanto di promessa di adeguamento del contratto e con la Juve che si fidava di Pogba e Raiola.
MONEY – Poi sono arrivati i soldi dello United. Raiola per settimane ha lavorato sottotraccia con i Red Devils, all’insaputa della Juventus, informando i bianconeri solo quando era pronta la maxi-offerta. Marotta si è ritrovato spalle al muro, decisamente sorpreso da una mossa inaspettata. Come svela L’Equipe, però, la Juve ha insistito per poter parlare direttamente con Pogba e capire se fosse davvero la sua volontà lasciare la Juventus nonostante gli accordi: una telefonata, un “sì” e poco altro. A quel punto la Juve ha deciso di trattare e di limare i dettagli di un affare già fatto.
SALUTI – Poteva scegliere il Real Madrid, Pogba. Anzi, sarebbe stata la sua prima scelta, ma il francese ha voluto scegliere l’offerta economicamente migliore e ha quindi preferito Mourinho. I saluti alla Juve? Zero, o quasi. Come riporta Tuttosport, il francese non si è nemmeno preoccupato di salutare i suoi ex compagni o Massimiliano Allegri. Lo stesso allenatore bianconero, poche settimana fa, commentò così il trasferimento di Pogba, con ironia mista ad un filo di dispiacere: “Credo che se ne sia andato perché non ne poteva più di perdere le nostre sfide”.
Alessandro Bazzanella