Una partita tattica, non bellissima, con poche occasioni da gol e senza nessun episodio importante di moviola. E’ stata questa Lazio-Juventus: una buona prova dell’arbitro Guida, con pochissime sbavature. Analizziamo nel dettaglio il suo operato.
18′ – Giallo a Radu
Dybala scappa via al difensore biancoceleste, che lo stende con una scivolata da dietro. Non si tratta di gioco violento o di comportamento antisportivo, pertanto giusto il giallo.
26′ – Timeout
Per la prima volta in Serie A si vede il timeout. Giusto concederlo, perché faceva veramente troppo caldo. Molto probabilmente, in questa parte dell’anno, non è consono giocare ad orari che prevedono temperature così alte.
42′ – Giallo a Sandro
Forse l’unica sbavatura del match di Guida. Sandro interviene in modo veemente, ma colpisce il pallone che va in fallo laterale. Potrebbe essere accettabile fischiare fallo, ma non il giallo nei confronti del brasiliano. L’arbitro di Torre Annunziata, inoltre, era stato abbastanza clemente con il metro di giudizio, risparmiando Lukaku all’8′ minuto per un pestone su Benatia. Troppo severo, dunque, il giallo e unico neo del direttore di gara.
60′ – Giallo a Lemina
Il gabonese perde un pallone a metà campo e stende il suo avversario in ripartenza. L’arbitro dà vantaggio e, quando l’azione si ferma, sul capovolgimento di fronte, ammonisce Lemina. Giallo sacrosanto.
Nel complesso, dunque, un’ottima partita, resa anche molto facile sia dai giocatori in campo, sia dal ritmo blando del match, che ha permesso all’arbitro di poter gestire senza troppi affanni.